Considerati estinti ed attualmente una specie minacciata, gli ararajuba sono tornati a popolare i cieli di Belém, nel Pará grazie ad un progetto di reintroduzione nel Parco statale Camilo Vianna Utinga
Dopo che venivano considerati estinti da 100 anni, gli ararajuba sono tornati a colorare il cielo di Belém, nel Pará in Brasile. Endemica dell’Amazzonia, questa specie di uccelli bellissimi è scomparsa nel secolo scorso, ma un programma è riuscito a reintrodurre gli Ararajuba in natura.
Il programma, che prevedeva l’allevamento in cattività degli uccelli e il loro rilascio, è stato coordinato dall’Istituto per lo Sviluppo Forestale e la Biodiversità dello Stato del Pará, in collaborazione con la Fondazione Lymington.
L’assegnazione dei fondi è stata definita dalla Camera di compensazione ambientale (CCA/PA), l’organo collegiale responsabile della distribuzione di queste azioni nello Stato. Tali fondi forniranno un valido aiuto per salvare gli ararajubas, specie che comunque resta minacciata di estinzione.
Cosa prevede il progetto
Circa 865.000 reais saranno donati da Horizonte Minerals, un’azienda con progetti nei comuni del Pará di Conceição do Araguaia e Canaã dos Carajás, per ampliare il lavoro di reintroduzione di questi uccelli nel Parco statale Camilo Vianna Utinga di Belém.
Il lavoro di conservazione è svolto dalla Fondazione Lymington e coordinato dall’Istituto statale per lo sviluppo della biodiversità e delle foreste del Pará (Ideflor-bio), che si occupa delle unità di conservazione dello Stato, tra cui Utinga. I fondi garantiranno il sostegno alla prosecuzione del lavoro.
Il progetto consiste nel riportare gli uccelli nel loro habitat e nel mantenere una nursery aperta e sorvegliata con cibo disponibile nel parco. Un altro risultato atteso è la promozione dell’educazione ambientale e della sensibilizzazione nell’area circostante.
L’idea è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla minaccia di estinzione di questi animali e anche sulla cattura di animali selvatici, usando gli ararajuba come bandiera. La gestione dovrebbe contribuire alla formulazione di un protocollo che aiuterà la conservazione di questa e di altre specie nel Pará e in altri Stati brasiliani.
Altri 30 uccelli saranno reintrodotti nel marzo 2024
L’ararajuba (Guaruba guarouba) è una specie a rischio nella categoria “vulnerabile”, elencata in liste internazionali, nazionali e statali che attestano questa vulnerabilità. Circa l’80% della popolazione di ararajuba a vita libera si trova nel Pará e il restante 20% nei comuni confinanti con lo Stato.
Secondo Luís Fábio Silveira, dottore di ricerca in Zoologia dell’Università di San Paolo (USP) e presidente della Fondazione Lemyngton, il terzo ciclo del progetto dovrebbe iniziare nel marzo 2024, con la preparazione di altri 30 uccelli da reintrodurre nel parco. Gli uccelli provengono dal vivaio della Fondazione, con sede a Juquitiba, nello Stato di San Paolo.
Il progetto di reintroduzione e monitoraggio degli ararajuba nell’Unità di conservazione del Parco statale di Utinga è iniziato nel 2017 e ha già reintrodotto 38 esemplari. Nella seconda fase, l’iniziativa ha attraversato un periodo di interruzione a causa della pandemia di Covid-19, quando il monitoraggio è stato ridotto al minimo possibile a causa delle difficoltà imposte.
Alla fine però si è rivelata un grande successo, dato che oggi si registrano uccelli che vivono in modo del tutto indipendente dalle cure umane, si nutrono da soli e si comportano in modo del tutto naturale. Il progetto ha visto anche la riproduzione degli ararajuba, essenziale per l’autosufficienza della popolazione.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: IBRAM
Ti potrebbe interessare anche: