Recuperato il corpo senza vita del beluga Hvaldimir, il cetaceo bianco sospettato di essere una spia della Marina russa. L'animale era diventato un'istituzione in Norvegia, dove era stato avvistato per la prima volta anni fa, e in Scandinavia
Era con ogni probabilità il più famoso tra i beluga, complice una storia misteriosa che lo ha identificato come una spia russa. Hvaldimir, la “balena bianca” come era anche chiamato, vive ora nei nostri ricordi.
Il celebre beluga è deceduto nel weekend. A dare la triste notizia è l’organizzazione Marine Mind, che ha monitorato il cetaceo dal primissimo avvistamento.
**In Loving Memory of Hvaldimir 🐋**It is with heavy hearts that we share the news of Hvaldimir’s passing. This…
Posted by Marine Mind on Saturday, August 31, 2024
Hvaldimir è stato trovato senza vita nel bacino portuale di Risavika. La segnalazione è partita da un residente. Il team della Marine Mind ha raggiunto il punto indicato, ma non ha potuto fare di più. A nulla è servito l’intervento se non a constatare che il beluga era già morto.
Il suo corpo è stato recuperato e consegnato ai biologi marini, che effettueranno una necropsia per conoscere la natura della morte. Hvaldimir non presentava ferite visibili allora, il che escluderebbe collisioni con le imbarcazione. Bisognerà attendere l’esito dell’esame per saperne di più.
La storia di Hvaldimir inizia, se così si può dire, nel 2019. Prima di tale anno nessuno conosceva il beluga. Fu osservato per la prima volta in Norvegia nei pressi di Hammerfest, ma quel cetaceo non era come tutti gli altri.
Un elemento ha lasciato a bocca aperta animalisti, scienziati e autorità. Il beluga aveva un’imbracatura con una telecamera subacquea. Sulla fibbia vi era scritto “equipaggiamento di San Pietroburgo”.
Arrivava proprio dalla Russia? Era stato addestrato dalla marina russa per raccogliere informazioni sugli Stati europei a scopi militari? L’insolita scoperta ha dato il via alle teorie più disparate.
Ipotesi a parte, la Norvegia decise di “adottare” il beluga e di chiamarlo Hvaldimir, dall’unione di hval (balena) e Vladimir (Putin). Da allora Hvaldimir ha nuotato nelle acque scandinave spostandosi anche in Svezia.
Ha mostrato una naturale propensione ad avvicinarsi alle persone, caratteristica che avrebbe potuto esporlo ad altri pericoli in mare. Il carattere docile e giocherellone di Hvaldimir ha rubato il cuore di tutti.
Il beluga è diventato un simbolo di gentilezza ma anche dell’importanza di tutelare l’ecosistema marino e le sue specie dalle minacce di origine antropica. Diverse associazioni si erano mobilitate per ricollocare il beluga in un santuario nell’Artico, dove avrebbe potuto continuare a vivere libero.
RELOCATION UPDATE: Today was Day 1 working with Hvaldimir to prepare him for the journey to his new home! With a September deadline, we have no time to waste. Because of your donations, we were able to swiftly fly out one of world’s foremost whale transport experts, who has been assessing Hvaldimir and the logistics involved with the relocation. In addition, we have enlisted former Norwegian Navy Seals, the absolute best people to work in the water ensure a safe environment on move day. We are happy to report that Hvaldimir was perfectly cooperative. He’s a good whale and we hope he will understand what is waiting for him on the other side. 🤍🤍 Thank you all for sharing his story and for your generous donations… together we will get Hvaldimir home. 🙏
Posted by OneWhale on Sunday, July 28, 2024
Il trasferimento avrebbe potuto proteggerlo dalla popolarità e dalle interazioni che, negli ultimi anni, sono state sempre più numerose. La sua storia deve far riflettere.
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Fonti: Marine Mind – OneWhale/Facebook
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