Un'altra specie si è estinta per colpa nostra secondo un nuovo studio scientifico e stavolta si tratta di un uccello migratore con una distribuzione enorme in ben 3 continenti diversi. Diciamo addio al chiurlottello
È successo di nuovo, come ormai sta accadendo ripetutamente a ritmi impressionanti. Un’altra specie è stata dichiarata estinta dalla scienza, escludendo ogni possibilità che sia ancora presente in natura.
Si tratta del chiurlottello, Numenius tenuirostris, un uccello migratore distribuito in 3 contenenti, Europa, Africa ed Asia, ma che ormai pare essere scomparso per sempre dal suo esteso areale.
È quanto emerge da uno studio scientifico apparso recentemente sulla rivista IBIS, International Journal of Avian Science. La pubblicazione ripercorre gli sforzi di conservazione di questa rara specie classificata come in pericolo critico di estinzione, valutando la probabilità di estinzione.
Gli studiosi ipotizzano, infatti, che non vi sia più alcun esemplare di chiurlottello in natura. Gli ultimi avvistamenti risalgono al 1995. Da allora nulla più, malgrado ricerche intensive ed estensive per individuare tracce del migratore.
Sulla base delle linee guida della IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, e il Framework, gli scienziati hanno elaborato un modello con una probabilità di estinzione del 96,0%.
Nel corso della ricerca sono stati applicati due metodi di indagine che hanno preso in esame le principali minacce e le segnalazioni del chiurlottello, stimando il 1995 come l’anno di estinzione. Almeno fino al 23 febbraio 1995, il chiurlottello è stato osservato a Merja Zerga, un famoso sito per l’avifauna del Marocco occidentale.
Gli esperti sottolineano come sia impossibile conoscere con esattezza quali minacce abbiano inciso definitivamente sull’estinzione della specie. Tuttavia, le principali sono note a tutti e hanno un’origine comune avendo direttamente a che fare con le attività antropiche. Nel testo del lavoro scientifico si legge infatti che:
la perdita di habitat nelle aree di riproduzione e non di riproduzione e la caccia sono state identificate come pressioni sulla specie”
Come per la razza di Giava, primo pesce a essersi estinto per colpa dell’uomo, ancora una volta siamo noi gli artefici della distruzione della biodiversità. Adesso anche lo status del chiurlottello dovrà essere soggetto a revisione.
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Fonte: IBIS, International Journal of Avian Science
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