Abbiamo addomesticato una volpe già 1500 anni fa, la scoperta che cambia tutto

Un studio scientifico rivela nuove interessantissime informazioni sulle popolazioni del tardo Olocene della Patagonia e sulle interazioni con i loro animali domestici. Tra questi vi sarebbe una volpe, accudita come un membro del gruppo, un compagno di vita

Tendiamo a considerare i gatti e specialmente i cani animali da compagnia per eccellenza, che nel corso delle epoche storiche sono stati al fianco degli essere umani. Un esemplare selvatico veniva tenuto però come animale domestico nelle regioni del Sud America di 1500 anni fa.

Quell’animale era una volpe e, proprio come un cane, avrebbe fatto parte di un accampamento di cacciatori della Patagonia. Lo sostiene uno studio scientifico apparso di recente sulla rivista Royal Society Open Science.

Un team di ricercatori ha condotto un’indagine nel sito di sepoltura di Cañada Seca, nella provincia meridionale di Mendoza, Patagonia. L’area risale al tardo Olocene ed è stata popolata da gruppi di cacciatori-raccoglitori.

All’interno di una tomba sono stati rinvenuti resti di un canide, etichettato come CS 91/1. Grazie a precedenti esami morfologici, si è scoperto trattarsi di Dusicyon avus, una specie estinta di volpe. Gli studiosi si sono allora chiesti quale ruolo avesse questa volpe nell’accampamento.

resti volpe

@Royal Society Open Science

Le interazioni con la specie risultano ancora poco studiate, ma è interessante notare che l’areale di distribuzione della volpe Dusicyon avus non corrisponde al sito in cui è stata trovata.

distribuzione volpe

Distribuzione della specie (zona ombreggiata) e sito di sepoltura (CS) @Royal Society Open Science

Ciò non fornisce solo ulteriori informazioni sulla sua estensione geografica, ma suggerirebbe una stretta associazione con il genere umano.

I ricercatori ipotizzano, infatti, che la volpe venisse allevata come animale domestico al pari dei cani. L’ibridazione con questi ultimi avrebbe contribuito poi in parte all’estinzione della specie Dusicyon avus.

Il legame esistente tra i cacciatori e la volpe sarebbe testimoniato proprio dalla sepoltura, che corrisponde allo stesso contesto e allo stesso periodo temporale. Ciò è stato confermato dalla datazione al radiocarbonio.

La co-sepoltura di esseri umani e volpi è una rara documentazione archeologica in tutto il mondo e suggerisce un significato culturale o simbolico. Sebbene i motivi del suo inserimento in un contesto mortuario rimangano poco chiari, la spiegazione più plausibile è che questa volpe fosse una preziosa compagna dei gruppi di cacciatori-raccoglitori. Il suo forte legame con gli individui umani durante la sua vita sarebbe stato il fattore primario per la sua collocazione come bene tombale dopo la morte dei suoi proprietari o delle persone con cui interagiva” hanno osservato i ricercatori nella pubblicazione.

@Wikimedia Commons

I risultati ampliano le conoscenze sulle popolazioni della Patagonia del tardo Olocene e sui loro possibili compagni non umani, come questa volpe.

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Fonte: Royal Society Open Science

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