A causa dell'emergenza covid il circo non può lavorare ed è bloccato da mesi: vittime innocenti i 40 animali sfruttati nelle esibizioni
Da oltre quattro mesi ormai il circo “Martino-Orfei” si trova bloccato a Saline Joniche, in provincia di Reggio Calabria.
Giunto alla fine di febbraio nel comune calabrese, il personale ha sistemato i tendoni su un terreno privato nei pressi della statale 106. Poco dopo, l’emergenza coronavirus ha impedito alla carovana sia di esibirsi sia di spostarsi e ora il circo si trova senza fondi e impossibilitato a muoversi.
Oggi, dopo più di quattro mesi, la situazione è diventata insostenibile, soprattutto per gli animali.
Parliamo di circa quaranta esemplari tra elefanti, cavalli, cammelli, dromedari, una zebra e un rinoceronte, costretti a vivere sotto il sole cocente, in una forte situazione di stress anche a causa del continuo rumore delle automobili che transitano sulla vicina super strada.
Il circo in questi mesi ha ricevuto solidarietà da parte di alcune associazioni e privati che si sono premurati di far recapitare generi alimentari, prodotti per l’igiene personale e fieno per alimentare gli animali.
La direzione ora ora lamenta di non avere disponibilità economiche per poter spostare il personale e gli animali. Una situazione di stallo che sta causando una sofferenza inacettabile per gli animali, già costretti a vivere una vita di prigionia e sfruttamento.
I titolari del circo, aiutati dall’associazione Calabriamoci, hanno avviato una raccolta fondi con la quale sperano di reperire le risorse finanziarie necessarie a spostarsi e chiedono alle istituzioni che gli sia concesso di esibirsi.
Era un po di tempo, che percorrendo la super strada, da Melito Porto Salvo, poco prima di Saline, mi soffermavo a…
Posted by Calabriamoci on Wednesday, July 1, 2020
Un intervento delle istituzioni sarebbe però auspicabile anche in difesa degli animali, che da mesi vivono una situazione inaccettabile, per salvaguardarne la salute e la vita e per vietare finalmente l’uso degli animali nei circhi, vittime innocenti che non meritano di essere sfruttate per il nostro divertimento.
Fonti di riferimento: NTA Calabria/TeleMia
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