Anatre detenute in gabbie piccole, sporche e rotte, accanto a cadaveri in decomposizione e a esemplari in agonia e in mezzo a liquami.
Anatre detenute in gabbie piccole, sporche e rotte, accanto a cadaveri in decomposizione e a esemplari in agonia, senza poter mai vedere la luce del sole.
La nuova indagine dell’associazione animalista L214 mostra l’orrore che si nasconde dietro la produzione del foie gras IGP in un allevamento francese.
Le immagini scioccanti, riprese ad agosto di quest’anno da un membro dell’associazione, non lasciano dubbi sulle condizioni disgustose in cui sono costretti a sopravvivere questi poveri animali.
Le anatre vengono infatti detenute in un ambiente sporco, con pavimenti ricoperti da uno spesso strato di escrementi, tra ratti, vermi e insetti. Il fiume di liquami fuoriesce dall’allevamento e si riversa nel corso d’acqua Saison, inquinandolo.
Oltre alla sofferenza provocata agli animali, condizioni igienico-sanitarie simili rappresentano un rischio per la salute e un pericolo per l’ambiente, senza considerare lo sfruttamento dei lavoratori.
Purtroppo non è la prima volta che l’associazione denuncia situazioni simili: lo scorso dicembre un’altra indagine di L214 aveva già mostrato le condizioni agghiaccianti in cui vengono allevate le anatre per la produzione del pregiato foie gras.
L’associazione ha avviato una raccolta firme per chiedere la chiusura urgente e definitiva di questo allevamento, un vero e proprio orrore, e perché il Ministero dell’Agricoltura fornisca informazioni sulle condizioni degli altri allevamenti di anatre destinate alla produzione di fois gras, rendendo pubblici i risultati delle ispezioni.
Fonte di riferimento: L214
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