Oltre 60 animali esotici uccisi in un incendio che ha devastato il rifugio che li aveva salvati a Vancouver

L'incendio, provocato da un guasto elettrico dovuto a un blackout, ha distrutto un'ampia area della struttura che dava asilo agli animali esotici

Lo scorso 28 gennaio un terribile incendio, seguito a un blackout, ha colpito la Urban Safari Rescue Society, un centro di recupero e soccorso di animali esotici e rari che si trova nella provincia della British Columbia, in Canada.

Almeno una sessantina di animali ospiti del centro sono morti fra le fiamme che si sarebbero sviluppate in una teca che ospitava serpenti: fra questi lucertole, serpenti, tartarughe, uccellini, rane, varie specie di pesci.

Per fortuna l’incendio non ha bruciato l’intera struttura e alcuni animali sono riusciti a scampare alle fiamme – anche se i volontari del centro non sono riusciti a fare un conteggio ufficiale dei superstiti. I rettili sopravvissuti erano comunque ricoperti da fuliggine, e hanno avuto bisogno di speciali “lavaggi” per liberarsi dalla polvere bruciata.

Esposti evidentemente al fumo dell’incendio, numerosi animali – come ad esempio le tartarughe africane o le tartarughe “azzannatrici” – potrebbero aver riportato danni respiratori e potrebbero sviluppare delle patologie gravi in futuro.

Tutti gli animali sopravvissuti all’incidente sono stati trasportati nelle aree della struttura che hanno riportato i danni minori e che ora sono in regime di triage, mentre è già iniziata la drammatica conta dei danni per quello che riguarda le strumentazioni e gli ambienti adibiti al ricovero degli animali.

Tutto ciò che non può essere lavato e riportato allo stato precedente all’incendio dovrà essere sostituito: è probabile che computer e altre strumentazioni elettroniche non possano essere recuperate. Le prime stime di decine di migliaia di dollari di danni.

In questo momento la struttura è chiusa al pubblico e molti dei programmi di tutela delle specie esotiche sono sospesi per mancanza di fondi – oltre che di locali e di strumentazioni.

I volontari del centro spiegano che le spese per la cura degli animali ogni mese superano i 13.000 dollari, ma ora la priorità è ricostruire e provare a riaprire nel più breve tempo possibile.

Proprio per favorire e velocizzare la ricostruzione, gli amministratori del centro hanno lanciato una raccolta fondi: chiunque volesse dare il proprio contributo economico, può effettuare una donazione sulla piattaforma Go Fund Me.

Inoltre, è stata creata una Lista dei desideri sulla piattaforma di e-commerce Amazon, dove chiunque voglia può acquistare una delle strumentazioni salvavita per gli animali da donare alla struttura.

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Fonte: Urban Safari Rescue Society

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