Facciamo chiarezza sui termini oca, anatra e papera, che spesso vengono confusi tra di loro anche se non rappresentano lo stesso animale
Il dibattito sulla terminologia relativa agli uccelli acquatici è oggetto di interesse da parte di molti appassionati. Molti si chiedono quale animale indichi di preciso la parola “papero”, quali siano l’etimologia e la storia e se siano accettabili le forme “paparo”, anitra “anatra” e l’insolito plurale “anatri”.
L’Accademia della Crusca ha affrontato questa questione in modo approfondito, cercando di fare chiarezza sulla distinzione tra “anatra” e “oca” e sulle possibili ambiguità legate all’uso della parola “papero” o “papera”.
Nell’ambito della tassonomia zoologica, gli Anatidi, una famiglia di uccelli acquatici, presentano una variegata diversità. Questi comprendono varie specie di anatre e oche, che a loro volta possono essere suddivise in sottofamiglie, tribù e generi. Questa varietà di uccelli con caratteristiche distinte ha portato a un complesso sistema di classificazione.
Ecco la differenza tra i tre animali
L’interesse principale della discussione ruota attorno all’uso dei termini “anatra” e “oca” nella lingua italiana e alla possibile confusione con la parola “papero”. È importante notare che non esiste un termine italiano specifico che includa la parola “papero” o “papera” nella nomenclatura zoologica.
Considerando le specie domestiche, è possibile distinguere tra anatre e oche. Le anatre discendono principalmente da due specie selvatiche: la Chairina moschata e l’Anas platyrhynchos. Le oche, d’altra parte, presentano caratteristiche morfologiche diverse, come collo e zampe più lunghi e un corpo più massiccio.
Tuttavia, nella lingua comune, molte persone possono usare i termini “papero” o “papera” in modo intercambiabile per riferirsi sia a oche che ad anatre, spesso senza distinzioni tecniche. L’Atlante italo-svizzero (AIS) ha documentato l’uso dei termini “papero” e “papera” in varie regioni d’Italia, dove possono fare riferimento sia alle oche che alle anatre.
Questa ambiguità è rispecchiata anche nella rete, dove le immagini di anatre e oche possono essere scambiate l’una per l’altra. Questa confusione linguistica è legata al fatto che molte persone tendono a utilizzare i termini “papero” e “papera” in contesti informali o familiari, attribuendo loro caratteristiche come la goffaggine o la tenerezza, piuttosto che fare distinzioni precise tra le diverse specie di uccelli acquatici.
Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube
Fonte: Accademia della Crusca
Ti potrebbe interessare anche:
- Niente schwa (ə) né asterischi, l’Accademia della Crusca detta le regole dell’italiano negli atti giudiziari per la parità di genere
- Si può dire “ma però”? Ecco il dizionario dell’Accademia della Crusca con le risposte di cui avresti sempre avuto bisogno
- “Giochiamo con il lego, con i lego o con le lego?” risponde l’Accademia della Crusca