Avete presente le tasche guanciali del criceto? Ebbene, possono essere interessate da diverse malattie di cui è bene riconoscere i sintomi in modo da portare tempestivamente il criceto dal vostro veterinario esperto di esotici
Indice
Se avete un criceto, di sicuro saprete che questi piccoli e simpatici roditori sono dotati di tasche guanciali. Si tratta di estroflessioni della mucosa del cavo orale nella quale i criceti accumulano il cibo che poi porteranno nella loro tana. Ebbene: proprio queste tasche guanciali possono essere interessate da diverse malattie a cui bisogna prestare attenzione.
Cercate di riconoscerne i sintomi alla comparsa in modo da contattare subito il vostro veterinario esperto di esotici.
Malattie delle tasche guanciali del criceto: occhio agli ascessi
Visto che nelle tasche guanciali il criceto può introdurre anche cibi appuntiti o oggetti taglienti, ecco che a volte capita che si creino delle ferite. Ed essendo che le tasche guanciali (che ricordiamo essere una per lato) sono in diretta continuità con il cavo orale, ecco che i numerosi batteri presenti nella bocca possono infettare queste ferite fino a creare dei veri e propri ascessi delle tasche guanciali. In questo caso bisogna riuscire a drenare l’ascesso e somministrare antibiotici.
Ma evitate il fai da te con i farmaci: come tutti i roditori e come i lagomorfi (conigli), anche nei criceti alcuni comuni antibiotici in uso in cani e gatti possono causare gravi e mortali forme di tossicità. E questo anche dopo singola somministrazione. (LEGGI anche: Criceti: 11 cause di morte improvvisa che devi conoscere se ne adotti uno (o più))
Costipazione delle tasche guanciali
Possiamo considerare i criceti come dei simpatici accumulatori seriali di cibo nelle tasche guanciali. Accumulano, accumulano, accumulano ed ecco che il contenuto si secca e si appiccica alle pareti delle tasche, aderendovi. Il che fa sì che il criceto, per quanto ci provi, non riesce più a svuotarle usando le zampette.
Ovviamente il cibo accumulatosi nelle tasche va a male e va in putrefazione. Siamo di fronte a una forma di costipazione delle tasche guanciali. Prima di arrivare a questo punto sarebbe bene svuotare le tasche. Se il criceto è collaborativo, il veterinario potrebbe procedere anche senza sedazione. Si può inumidire il contenuto delle tasche usando un ago a punta smussa e della soluzione fisiologica. Massaggiando piano piano la tasca, il contenuto così ammorbidito dovrebbe uscire.
Più il cibo permane nella tasca, però, più si rischiano sovrinfezioni batteriche o fungine con sviluppo anche di fistole e ascessi che richiedono poi anche terapie antibiotiche.
Prolasso delle tasche guanciali
Il prolasso delle tasche guanciali dei criceti può avvenire solo da un lato o da entrambi. Quello che succede è che la tasca prolassa uscendo letteralmente dalla bocca sotto forma di una piccola massa carnosa. Inizialmente la massa è rosa chiaro, ma col tempo diventa nerastra perché prima si ulcera e poi si necrotizza.
Qualora il prolasso sia abbastanza recente e la tasca non sia danneggiata, la si riposiziona: dopo averla inumidita, la si rimette a posto utilizzando un cotton fiock e poi la si assicura alla parete con dei punti di sutura. Se però la tasca è necrotica, bisogna asportarla in sedazione.
Malattie delle tasche guanciali: tumori
Come purtroppo ben sapete, i criceti sono animali in cui molto spesso si sviluppano tumori. E alcuni di questi tumori possono colpire anche le tasche guanciali. Quando si parla di problematiche alle tasche guanciali bisogna mettere anche i tumori nella lista delle diagnosi differenziali.
Ti potrebbe interessare anche: