L’asino Mais, simbolo della Romagna che resiste, è tornato nella sua casa dopo l’alluvione

Ricordate Mais, l'asino simbolo della Romagna salvato nel fango? Ora è finalmente tornato a casa assieme ad altri animali recuperati dopo il nubifragio che ha imperversato sulla regione. C'è tanto da fare per ritornare alla "normalità", ma la determinazione e la forza per rialzarsi e andare avanti non sono mai venute meno in tutti i volontari, cittadini, sportivi che hanno dato il loro contributo per ripulire paesi e mettere in salvo abitanti e animali come Mais

Mais, l’asinello salvato in Romagna, è divenuto il simbolo della regione gravemente colpita dall’alluvione, un esempio di resilienza di una terra che, piegata in due, trova la forza di rialzarsi.

Lui ha solo 18 mesi e ce l’ha fatta grazie all’encomiabile lavoro di cittadini, volontari e centri come il Pettirosso che hanno dato tutto se stessi per portare in salvo ogni anima, ogni asinello, ogni gatto dimenticato. Ora Mais ha fatto ritorno nella sua casa a Russi, in provincia di Ravenna, alla fattoria amatoriale Chiocce Romagnole dove gli Mais e i suoi amici sono ospiti e non bestiame da macello.

Gli animali erano stato affidato temporaneamente alla fattoria Le Querce a Fusignano, sempre in provincia di Ravenna, fin quando non è arrivato il momento atteso da tutti. Mais e gli altri potevano finalmente tornare nel luogo in cui hanno sempre vissuto.

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Con determinazione e speranza si è iniziato a ricostruire ciò che il nubifragio ha distrutto. I recinti, i ricoveri, la legnaia, ogni cosa è stata ripulita per poter accogliere nuovamente gli animali scampati al disastro. Per loro il più caloroso dei bentornati tra baci, carezze e fieno.

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Siete a casa, siete a casa, forza” rassicura una dolce voce mentre accarezza teneramente Mais, Melissa, Salvia e offre loro carote da sgranocchiare.

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Dove prima c’era il fango ora c’è paglia e fieno, dove l’acqua ricopriva il terreno ora gli animali brucano.

La straordinaria cooperazione tra i gruppi dei volontari ha reso possibile tutto ciò, dal trasferimento di Mais e dei suoi amici, alla pianificazione del loro ritorno. Hanno paura, sono ancora molto spaventati, ma l’amore e il tempo guarirà le loro ferite.

Continueremo a lavorare con passione e dedizione per contribuire alla ripresa e alla rinascita di questa e altre realtà colpite dall’alluvione” ha scritto l’organizzazione Romagna Ti AiutiAmo, che con braccia e sudore ha affiancato Chiocce Romagnole nel ripulire e sistemare la fattoria.

C’è ancora molto da fare e tanto da ricostruire, ma non mancano l’impegno e la volontà di ricominciare, compiere un passo alla volta per voltare pagina.

Fonte: Chiocce Romagnole/Facebook

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