Ci ha lasciato Pigcasso, la femmina di maiale salvata dal mattatoio e divenuta un'artista con i quadri che dipingeva nel santuario. Le sue opere hanno permesso di aiutare tanti altri animali, imponendo comunque una riflessione
Se n’è andata Pigcasso, la femmina di maiale che con pennelli e colori ha dipinto e venduto tele a oggi nelle mani di collezionisti, sportivi e celebrità. Agli occhi del mondo intero, Pigcasso era un’artista straordinaria ricca di talento.
È morta nei giorni scorsi, all’età di 8 anni. Da tempo soffriva di artrite reumatoide cronica, che aveva causato zoppia nelle zampe posteriori e problemi alla colonna vertebrale.
Joanne Lefson, la donna che l’ha salvata e che ha scoperto le sue abilità, ha condivido un post in suo ricordo, ringraziando Pigcasso per aver ispirato milioni di persone e aver mostrato loro che gli animali d’allevamento sono esseri senzienti con sentimenti e sogni.
https://www.facebook.com/joanne.lefson/posts/pfbid02jTu3qiTad22WYqqMEidfUL2o3BG6QapoaF22NNyVmqVXii5m9m6FqFe1ZSSsA92Zl
La storia di Pigcasso
Critici d’arte e studiosi ritengono che Pigcasso avesse un dono, ma non tutti lo pensavano. Per gli allevatori, la scrofa era solamente una dei tanti capi da macellare. La sua storia inizia nel maggio 2016 quando, alla sola età di 6 mesi, Pigcasso è stata salvata per un pelo, poco prima di finire al macello.
Joanne Lefson ha portato lei e la sorella al rifugio Farm Sanctuary SA, a Franschhoek, lontano dall’allevamento intensivo nel quale sono nate.
Osservandola, Joanne notò che la futura pittrice distruggeva tutto tranne alcuni pennelli nella sua vecchia stalla. Fu in quel momento che Joanne pensò a un esperimento. Scelse i colori, preparò i pennelli e mise una tela bianca davanti l’animale.
La scrofa iniziò a dipingere, creando grovigli di sfumature e forme notevolmente interessanti. Joanne decise di chiamarla Pigcasso, come omaggio al genio creativo di Pablo Picasso e ai maiali, da pig, la sua specie.
Da allora Pigcasso ha realizzato opere d’arte richiestissime. Una di queste, Wild and free, è stata venduta per 25.000 dollari a un acquirente tedesco, battendo il record per il quadro più costoso dipinto da un maiale.
Tutti i quadri sono firmati da Pigcasso con il suo naso e includono un certificato di autenticità. A Pigcasso l’arte della pittura sembra piacere. Joanne lo ha confermato, spiegando che è lei a scegliere quando dedicarsi a questa attività e quando no.
Non la costringo a dipingere. Dipinge quando vuole. Spesso, prepariamo un cestino da picnic sovraccarico e lei mangia fragole biologiche, guaiave e popcorn ricoperti di caramello tra una pennellata e l’altra” aveva dichiarato la donna agli albori della carriera di Pigcasso.
Tuttavia, diverse sono state anche le critiche rivolte alla decisione di umanizzare l’animale, sfruttando il suo “estro creativo” e rendendolo una celebrità tra mostre internazionali ed eventi per portare avanti la missione del santuario. Il loro motto era “meno carne, più arte”.
Con il ricavato delle vendite, Pigcasso ha finanziato le attività del santuario, aiutando comunque il team a recuperare e riabilitare altri animali. Ricordando Pigcasso, noi vorremmo aggiungere una nostra riflessione. Meno carne, più sensibilità e rispetto.
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Fonti: Pigcasso – Joanne Lefson/Facebook
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