Un passo avanti verso alternative ai test sui conigli. La Commissione UE si è impegnata a superare i test su conigli per irritazione oculare e dermica richiesti dal REACH (Normativa per le sostanze chimiche), sostituendoli con metodi alternativi a base di epidermide umana ricostruita, dimostratasi attendibile, etica e rapida
Un passo avanti verso alternative ai test sui conigli. La Commissione UE si è impegnata a superare i test su conigli per irritazione oculare e dermica richiesti dal REACH (Normativa per le sostanze chimiche), sostituendoli con metodi alternativi a base di epidermide umana ricostruita, dimostratasi attendibile, etica e rapida.
Lo annuncia la Coalizione Europea contro la sperimentazione animale – ECEAE, rappresentata in Italia dalla LAV, impegnata da sempre a livello comunitario per cambiare le obsolete leggi che vincolano il ricorso ad animali, annuncia che finalmente.
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Nonostante, vari metodi alternativi fossero già stati validati tra il 1998 e il 2009, ancora oggi si utilizzano conigli vivi, in cui la sostanza potenzialmente irritante viene cosparsa sulla pelle privata del pelo o nell’occhio, una pratica raccapricciante che ricorda immagini di oltre 50 anni fa che sono, purtroppo, ancora attuali.
La coalizione ha stimato che in questi 5 anni, da quando è stato definitivamente approvato il metodo sostitutivo, sono stati sottoposti a queste agonie e uccisi 10.500 conigli. Ora, grazie alle pressioni esercitate dall’ECEAE si potranno salvare in 18.000.
“Un passo in avanti importante nella storia dei diritti degli animali e di una ricerca libera dalla vivisezione. La strada però è ancora lunga, contro le numerose leggi che richiedono ancora test su animali”, commentano le associazioni.
Roberta Ragni
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