Nuove sconcertanti immagini mostrano la sofferenza dei maiali nella filiera suinicola. A divulgarle è Essere Animali, che mostra condizioni gravissime, lesioni e criticità in 11 allevamenti correlati al macello del marchio Levoni
Ernie talmente grandi che sfregano sul pavimento, lesioni, infezioni e malattie mai curate e ancora scheletri nei corridoi. È l’inferno vissuto da centinaia e centinaia di maiali, allevati in condizioni aberranti e spediti al macello per essere uccisi.
Nuove sconvolgenti immagini raccolte in 11 allevamenti di suini nell’Italia settentrionale urlano la loro agonia. A diffonderle è Essere Animali, mostrando ai consumatori ciò che i loro occhi non vedono.
La documentazione proviene da dieci allevamenti con sede in Lombardia, tra le province di Mantova e Brescia, e uno in Veneto in provincia di Verona, che riforniscono il macello Mec Carni di Levoni, noto produttore di salumi.
IMMAGINI FORTI
Qui i maiali allevati per la produzione alimentari trovano la morte dopo una esistenza misera, fatta di maltrattamento, bisogni negati, stress, acuto dolore. I corridoi degli allevamenti sono cimiteri chiusi con resti di animali deceduti abbandonati lungo il percorso.
Non vi è una pavimentazione confortevole per gli animali, manca la paglia e altri materiali per l’arricchimento ambientale dei suini, elemento che incide sul benessere animale. Invece, nelle gabbie in cui sono confinate le scrofe per il parto e per l’allattamento si trovano carcasse di suinetti accanto ai loro fratelli e sorelle.
Uno di loro ha la testa mozzata. Probabilmente il fortissimo stress provocato da condizioni di allevamento inadeguate ha spinto la madre ad atti di cannibalismo. Ma non è l’unico caso scoperto. Diversi maiali hanno le orecchie morsicate dai loro simili.
Altri, invece, presentano gravi lesioni e ulcere alle zampe con persino un pezzo di piede amputato a causa delle ferite. A ciò si sommano pratiche crudeli e ancora molto diffuse come il taglio routinario della coda, mutilazioni che violano la Direttiva 2008/120/CE.
Crediamo di avere idea di cosa sia l’orrore, ma forse ogni certezza viene meno dando uno sguardo a un allevamento intensivo. Qui la sofferenza trova la sua massima espressione.
Il materiale dell’indagine mostra inoltre infestazioni di vermi e scarafaggi a stretto contatto con gli animali e vicino alle mangiatoie. Gli allevamenti sono stati segnalati ai NAS di Verona e Cremona.
Levoni è al centro del progetto Aziende sotto osservazione di Essere Animali, che esamina sotto la lente d’ingrandimento i grandi produttori italiani di salumi. L’associazione analizza l’impegno di questi marchi al fine di risolvere le grandi problematiche, eliminare la sofferenza dei maiali e migliorare gli standard di benessere animale.
Ma per Levoni siamo ancora lontani dall’obiettivo e Elisa Bianco, responsabile di corporate engagement di Essere Animali, lo conferma:
Levoni è tra le aziende italiane a fare peggio secondo la nostra analisi e le immagini provenienti da ben 11 allevamenti che riforniscono il loro macello che ci sono state inviate non lasciano dubbi”
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Fonte: Essere Animali
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