Dai mattatoi dell'Argentina arriva una nuova sconvolgente video inchiesta, che svela gli orrori legati alla produzione di carne di cavallo. Quella carne proveniente dai macelli argentini viene importata in Europa tra maltrattamenti e fonti discutibili
Esemplari pelle e ossa trascinati zoppicanti verso la morte su camion affollati, picchiati ripetutamente dagli operatori, animali malati che non ricevono cure e puledri nati nei macelli tra i loro compagni di sventura spaventati, affamati e assetati.
Sono le tremende condizioni in cui i cavalli vengono trasportati verso i macelli dell’Argentina. Questa è la straziante sofferenza che gli equini sono costretti a patire prima di essere uccisi. A denunciarla sono la Animal Welfare Foundation (AWF) e la Tierschutzbund Zürich (TSB), che hanno diffuso una scioccante video inchiesta.
Le immagini raccolte non mostrano solamente cavalli scheletrici che non ricevono cibo e acqua a sufficienza, gravemente feriti, carcasse abbandonate nei campi. Sconcertante è che i macelli sotto osservazione hanno aderito al progetto di ricerca “Respectful Life” degli importatori europei.
Questa iniziativa, avviata con l’accordo tra l’Università Cattolica di Lovanio e la Federazione belga della carne (FEBEV), intende migliorare il benessere animale nel settore della carne equina con particolare riferimento alla catena extraeuropea.
Tramite l’installazione di telecamere e un sistema di audit, i ricercatori verificano e certificano le disposizioni, monitorando il benessere dei cavalli durante le operazioni di trasporto verso i mattatoi e di macellazione. Ma così non appare dall’inchiesta.
Le due associazioni animaliste hanno condotto indagini nei centri di raccolta e nei macelli argentini tra il 2022 e il 2024, riscontrando diverse criticità. In precedenti investigazioni, la Animal Welfare Foundation e la Tierschutzbund Zürich avevano svelato gli orrori della produzione di carne di cavallo ed evidenziato i rischi per i consumatori legati all’importazione dall’Argentina.
Anche diversi audit condotti dall’UE ribadiscono che è difficile garantire la tracciabilità della carne equina che entra in Europa e finisce sulle nostre tavole. È l’Italia ne sa qualcosa, essendo la prima per il consumo di carne di cavallo a livello europeo.
Per questo motivo, attraverso una petizione cittadini e organizzazioni per il benessere animale hanno chiesto all’Unione europea di fermare una volta e per tutte l’importazione dall’Argentina seguendo l’esempio delle misure attuate per Messico e Brasile. Da questi due Stati le importazioni di carne equina sono sospese.
Già nel gennaio 2024, il nuovo Commissario Europeo per la salute e il benessere degli animali, Olivér Várhelyi, ha sottolineato come “le problematiche specifiche sollevate, come residui di medicinali veterinari, benessere degli animali, movimenti transfrontalieri illegali e tracciabilità, sono tutte emerse durante gli audit condotti dai servizi della Commissione”.
Gli animalisti esortano quindi istituzioni e produttori a implementare i controlli per il rispetto delle normative, degli standard volti a eliminare maltrattamenti e altre irregolarità nella filiera produttiva e per la sicurezza dei consumatori.
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Fonte: IHP
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