Sai come si ottengono le prelibate e ricercate uova di salmone che guarniscono il sushi e altri piatti? Un'indagine condotta in uno stabilimento del Canada mostra pratiche e metodi disumani che vanno accapponare la pelle
Si chiamano ikura, ma sono conosciute anche come “caviale rosso” per il loro colore. Arricchiscono e guarniscono i piatti di sushi o altre preparazioni tipiche della cucina asiatica. A vederle così non si direbbe che la loro produzione sia crudele, ma lo è molto più di quanto si possa immaginare.
Lo ha svelato un’investigazione condotta dall’organizzazione Animal Justice in una industria di acquacoltura del Canada, dove si allevano storioni e salmoni. Da qui, oltre al classico caviale di storione nero, proviene anche il caviale rosso, entrambi certificati sostenibili.
Tuttavia, le pratiche per ricavare queste uova di pesce sono a dir poco disumane.
Il materiale raccolto mostra salmoni tenuti in piccole vasche per tutta la loro vita, una condanna per una specie che in natura compie migrazioni. Sono confinati in questi spazi minuscoli fino a quando non verranno uccisi per le loro uova.
La macellazione è impressionante e provoca grandi sofferenze nei pesci, non rispettando alcuna delle linee guida imposte dal settore dell’acquacoltura. I salmoni vengono gettati in contenitori pieni di ghiaccio, dove si dimenano per oltre un’ora.
Sono poi macellati con metodi ancora più barbari. Vengono colpiti alla testa con un bastone di metallo, squartati mentre in molti sono ancora coscienti. Dal corpo delle femmine si estraggono le uova.
Le immagini documentano pesci che ancora si muovono nel ghiaccio. Esperti come l’ecologo Jonathan Balcombe hanno commentato l’indagine, ricordando come diversi studi scientifici abbiano espresso preoccupazioni circa l’uso di soluzioni di ghiaccio in quanto un pesce cosciente resterebbe cosciente più a lungo, provando più dolore.
I metodi utilizzati per la macellazione sono poi raccapriccianti. Come rende noto Wasseem Emam, biologo e ricercatore sul benessere dei pesci, non si tratta di metodi riconosciuti. A queste irregolarità si sommano quelle riscontrate nell’allevamento degli storioni sempre nello stesso stabilimento.
Animal Justice ha presentato denuncia contro l’azienda sita nella British Columbia, sperando di aver aperto gli occhi ai consumatori sugli orrori che avvengono dentro e fuori quelle vasche.
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Fonte: Animal Justice
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