Ti mostro le atrocità del trasporto di animali vivi via mare, condannati a morire nei macelli fuori dall’Europa

Viaggi estenuanti via mare, bastonate, sofferenza, morte. Questo è il trasporto di animali verso Paesi non UE, denunciato in una nuova indagine condotta da Essere Animali e un partner tedesco in Libia e Libano

Zoppicano verso la morte, colpiti da bastoni, macellati in maniera cruenta senza nessuna pietà o considerazione. Il trasporto di bestiame è questo e tanti altri orrori, a cui si aggiungono forme di maltrattamento inaudite quando gli spostamenti superano i confini europei.

È l’odissea di centinaia di pecore, mucche e altri animali allevati in UE per poi morire in Paesi lontani, uccisi dopo giorni e ore di spostamenti stremanti. A denunciarla è Essere Animali, che ha condotto una nuova sconvolgente indagine assieme all’organizzazione tedesca Animal Welfare Foundation.

Le due associazioni hanno documentato un trasporto su nave partito da un porto della Croazia e diretto in Libia e Libano, raccogliendo immagini di pratiche disumane che per gli animali implicano ancora più sofferenza.

@Essere Animali – Animal Welfare Foundation e.V.

Il carico proviene quasi sempre dall’Europa dell’Est, ma le marche auricolari degli animali sono anche di allevamenti francesi, spagnoli e tedeschi, destinati al Medio Oriente e al Nord Africa. Già il primo viaggio per raggiungere il porto di partenza è pesante. Ne seguirà un altro, ancora più duro, in condizioni indicibili.

Gli animali da trasportare via nave vengono obbligati a salire sulle imbarcazioni, avanzando su un camminatoio a suon di bastonate o tramite l’utilizzo del taser elettrico. Gli spazi sono piccoli, sovraffollati, sporchi.

@Essere Animali – Animal Welfare Foundation e.V.

Ovini e bovini non hanno modo di muoversi. Molti contraggono malattie, che non vengono curate a bordo. In tanti muoiono durante il tragitto e i loro corpi sono gettati in mare, smaltiti senza codici identificativi, come se non fossero mai esistiti.

Agli animali che superano il viaggio attende una fine ancora più tragica. Il materiale raccolto denuncia metodi di macellazione che provocano ulteriori sofferenze. Gli animali vengono iugulati senza alcun tipo di stordimento né c’è interesse a ridurre la loro agonia. La macellazione avviene spesso senza neanche la presenza di un veterinario.

Quel che resta di un animale privato della sua carne e della sua dignità viene smaltito irregolarmente tra rifiuti di ogni genere e pericolosi contaminanti in vicinanza di corsi d’acqua o centri per rifugiati.

Tonnellate di carcasse vengono abbandonate in discariche a cielo aperto, di cui possiamo avere un’idea grazie al lavoro svolto dagli investigatori. Secondo Animal Welfare Foundation, a questo orrore contribuisce la Comunità UE dato che alcune società che gestiscono i siti ricevono fondi europei.

Quello che Essere Animali e Animal Welfare Foundation hanno documentato è assolutamente inaccettabile e oggi, con la riforma proposta dalla Commissione, l’UE fallirebbe comunque nel punto più importante: garantire una legislazione ambiziosa e corretta, che regoli davvero il trasporto di animali, vietando completamente il trasporto verso paesi extra europei. Esistono molte alternative a questa crudele tratta e chiediamo che i nostri eurodeputati, eletti dai cittadini europei per fare la differenza, nonché la Commissione stessa, agiscano per garantire che questi orrori diventino presto solo un ricordo del passato” ha dichiarato Chiara Caprio, responsabile relazioni istituzionali di Essere Animali.

Le associazioni hanno promosso iniziative per regolamentare il trasporto di animali vivi.  Tra le proposte alternative al trasporto di animali vivi via mare vi è il commercio di carne e carcasse, che potrebbe contenere anche il rischio di trasmissione di malattie e zoonosi.

Per farlo vi è bisogno però di un impegno concreto da parte dell’Unione europea. La questione non riceve (ancora) l’attenzione che meriterebbe. Dobbiamo essere la voce degli oltre 160 milioni di animali vivi esportati ogni anno verso i macelli dei Paesi extra UE.

@Essere Animali – Animal Welfare Foundation e.V.

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Fonte: Essere Animali

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