La strage degli animali annegati negli allevamenti dell’Emilia Romagna, vittime innocenti di cui nessuno parla

Erano destinati al macello per soddisfare la domanda di carne, latte e uova, ma sono stati colti improvvisamente da una morte atroce e inaspettata. Annegati negli allevamenti dell'Emilia-Romagna di cui erano prigionieri, senza alcuna via di scampo: è questo il destino terrificante toccato a tantissimi animali, vittime che non fanno rumore...

Annegati, travolti dalla furia del fango e dell’acqua, dopo essere rimasti in trappola. Negli ultimi istanti avranno provato a lanciare un verso disperato e cercare una via di fuga che, purtroppo, non hanno trovato.

Così sono morti centinaia di maiali, galline, pecore e altri animali degli allevamenti dell’Emilia-Romagna, Regione in cui sembra esserci stata l’apocalisse dopo le violente alluvioni e le esondazioni dei fiumi.

Uno degli episodi più drammatici si è verificato ad Albereto, nel Ravennate. Qui hanno trovato la morte – per annegamento – oltre 600 suini all’interno di un’azienda, dove venivano allevati circa 1750 esemplari.

Sono due giorni che tiriamo fuori animali morti. – ha raccontato ai microfoni dell’Ansa il titolare dell’allevamento – L’acqua nel giro di 24 ore si è ritirata ma ora è rimasto il fango- Siamo stati travolti da una furia che era impossibile arginare. L’allerta c’è stata ma da quando abbiamo visto l’acqua a quando è arrivata è stato un lampo. In un attimo abbiamo avuto un metro e mezzo d’acqua; la violenza dell’inondazione ha portato via tutto, anche le protezioni che avevamo previsto.

I responsabili della ditta hanno cercato di mettere in salvo i maiali, ma l’inondazione non ha dato loro scampo.

In questi giorni si sono moltiplicati gli appelli degli allevatori, impegnati in una corsa contro il tempo per salvare i loro animali. È diventato virale l’appello dell’azienda Benfenati di Lugo, del Ravennate, dove vengono allevati circa tremila maiali, dai cuccioli agli adulti di 160 chili.

“All’interno delle nostre stalle abbiamo almeno un metro d’acqua e sta salendo. Avremmo bisogno di un allevamento d’appoggio per spostare almeno i piccoli e cercare di salvarli” aveva fatto sapere la scorsa settimana il direttore dell’allevamento Davide Bacchiega.

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Una cinquantina di esemplari, purtroppo, non ce l’ha fatta. Ma fortunatamente, a seguito della richiesta, sono state trovate due sistemazioni temporanee per gli animali, ma le operazioni di trasferimento a sono state complicatissime, per via delle strade bloccate dal fango e dalle frane. In più, i suini erano in preda al panico, quindi riuscire a spostarli si è rivelato tutt’altro che semplice.

A rischiare la vita anche tanti altri animali di piccole fattorie ed altre realtà, come si vede nelle angoscianti immagini divulgate sui social:

Gli attivisti di Essere Animali sul campo per aiutare gli animali

A monitorare la grave situazione e a salvare gli animali rimasti intrappolati negli allevamenti ci hanno pensato gli attivisti dell’associazione Essere Animali. Lo scorso fine settimane si sono recati in varie strutture delle province di Ravenna e Forlì-Cesena, fortemente colpite dalle alluvioni. In particolare si sono soffermati in quattro aziende, andate pesantemente distrutte.

La situazione riscontrata è drammatica e il caso più eclatante è quello di Bertinoro (FC), dove un allevamento con migliaia di suini era ancora parzialmente allagato, con oltre 50 cm di acqua all’interno dei capannoni, ma non vi erano operazioni in corso per nutrire e soccorrere gli animali. – raccontana Essere Animali – Sono state documentate cataste di maiali morti, in particolare una con più di 100 animali,  all’esterno di un capannone, e operazioni di spostamento degli animali morti da dentro l’allevamento all’esterno.

A questa si aggiungono anche quella di Bagnacavallo, nel Ravennate, dove un allevamento con migliaia di animali era ancora allagato con oltre 50 cm di acqua all’interno dei capannoni e le immagini mostrano maiali che nuotano all’esterno dell’allevamento e maiali all’interno dei recinti allagati, mentre le operazioni di trasferimento e soccorso non sono ancora state avviate; quella dell’allevamento di galline in San Lorenzo in Noceto, documentato anche da un servizio del Tg2, dove 3 capannoni sono stati travolti e più di 60.000 animali sono morti e quella di Lugo (RA) dove un allevamento di suini con migliaia di animali – tra cui anche scrofe in gabbia – trasferiti in una zona più sicura. Nell’allevamento di Lugo sono però morti diversi animali e un verro è stato trovato in fin di vita.

Le scene immortalate nei diversi allevamenti di suini e avicoli, dove ormai regnano morte e desolazione sono un pugno allo stomaco:

suini alluvione

@Selene Magnolia per Essere Animali

@Stefano Belacchi per Essere Animali

polli morti emilia romagna

@Selene Magnolia per Essere Animali

La crisi climatica ha reso praticamente impossibile difendersi da questi eventi avversi, sempre più frequenti. – commentano con l’amaro in bocca gli attivisti – Oltre alla siccità e all’impoverimento dei suoli, sono anche la cementificazione e una produzione industriale sempre più intensiva e inquinante ad avere un peso. Solo con sistemi più resilienti e rispettosi degli ecosistemi potremo contenere e rispondere a questi eventi avversi, a cui – come Paese – dobbiamo prepararci sempre di più in vista del crescere delle temperature e dei gas climalteranti, direttamente collegati anche alla produzione agroindustriale.

I numeri degli allevamenti intensivi in Emilia-Romagna

Difficile fare al momento un esatto bilancio degli esemplari di maiali, polli e conigli. Le vittime innocenti e silenziose di questa catastrofe potrebbero essere migliaia. In Emilia-Romagna vengono allevati circa 1,1 milioni di suini: la Regione è al quarto posto per l’allevamento di questi animali. A fare impressione è anche il numero di allevamenti avicoli (in particolare in Romagna), centri di imballaggio delle uova, macelli e industrie di trasformazione.

Del totale della produzione avicola italiana, circa il 21% proviene proprio dall’Regione Emilia-Romagna, come riportano i dati forniti dalla Regione. Sono ben 222 gli allevamenti di polli da carne presenti sul territorio regionale, mentre le mucche allevate sono circa 572mila.

Ancora una volta a farne le spese di catastrofi naturali, come alluvioni o incendi, sono loro: gli animali, allevati, sfruttati (e in diversi casi torturati) per finire sulle nostre tavole. Vittime di un sistema inaccettabile, eticamente e dal punto di vista ambientale. Non dimentichiamoci di queste creature senzienti.

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Fonti: Regione Emilia Romagna/Ansa/Facebook

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