A un anno dall'inchiesta di Report sugli allevamenti di polli, la certificazione B-Corp di Fileni è ancora in bilico ma l'indagine di fatto non è partita. Nonostante le gravi accuse e la pressione dei consumatori e della LAV, B Lab ha annunciato il ritardo nell'indagine ufficiale che inizierà nel 2024 (ma non c'è ancora una data precisa)
Ricordate lo scandalo che ha colpito Fileni all’inizio del 2023? Ebbene, a un anno di distanza, nulla è ancora stato fatto, e la LAV continua a spingere affinché parta l’inchiesta volta ad accertare se togliere all’azienda la certificazione B Corp.
Ma partiamo dall’inizio, a gennaio 2023 la trasmissione di Rai 3 Report ha mandato in onda un servizio scioccante sulla situazione dei polli negli allevamenti Fileni. Allevamenti Fileni di nuovo nella bufera: polli ammassati e uccisi brutalmente (anche negli allevamenti bio)
A seguito di quanto documentato, la LAV aveva prontamente scritto a B-Lab, l’ente certificatore responsabile della certificazione B-Corp di Fileni, chiedendo l’avvio di una revisione ufficiale della posizione dell’azienda.
Dopo un primo processo di revisione conclusosi ad aprile 2023, nel quale erano emerse potenziali criticità (le trovate nel Fileni Transparent Disclosure Report 2023), era stata riconosciuta la necessità di un’indagine ufficiale. Tuttavia, nonostante le richieste ripetute nel corso del 2023, B-Lab ha sorprendentemente dichiarato che l’indagine ufficiale, inizialmente prevista entro agosto 2023, è stata posticipata addirittura al 2024, senza fornire una tempistica specifica.
La LAV esprime il proprio sconcerto riguardo al ritardo nella conduzione dell’indagine, sottolineando che tale inerzia è in netto contrasto con i valori di trasparenza che dovrebbero caratterizzare un ente come B-Lab. Questa situazione è estremamente preoccupante, considerando la gravità delle accuse e il fatto che B-Lab, un ente certificatore, dovrebbe fare della trasparenza uno dei propri tratti distintivi.
Nonostante le immagini scioccanti di animali sofferenti mostrate nel servizio di Report, Fileni non ha mai risposto chiaramente alle domande della LAV, alimentando ulteriormente le preoccupazioni dell’associazione.
Bianca Boldrini, Campaigner settore Animali negli allevamenti, sottolinea diverse criticità emerse durante l’analisi svolta dalla LAV. Queste criticità rientrano in diverse delle categorie utilizzate per valutare l’idoneità di un’azienda a ricevere la certificazione B-Corp, nello specifico la categoria ambientale, della comunità, dell’etica, e della trasparenza.
Di fronte a queste problematiche, la LAV chiede con forza due azioni cruciali: la revoca della certificazione B-Corp a Fileni Alimentare e l’inclusione delle aziende zootecniche nelle “controversial issues” di B-Lab, che impedisce loro di ottenere la certificazione senza impegni vincolanti.
La LAV si rende disponibile a collaborare, appellandosi a B-Lab affinché agisca con celerità nell’interesse della giustizia e del benessere degli animali. Staremo a vedere se questo ulteriore appello sarà ascoltato.
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Fonte: LAV
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