OMS e FAO cercano esperti per il controllo di Salmonella e Campylobacter nella carne di pollo

Salmonellosi e campilobatteriosi sono tra le malattie di origine alimentare più segnalate nella carne di pollo, uno dei veicoli alimentari più importanti per queste infezioni.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – sono alla ricerca di esperti e informazioni che possano contribuire al controllo di Salmonella e Campylobacter nella filiera della carne di pollo.

Salmonellosi e campilobatteriosi sono infatti tra le malattie di origine alimentare più frequentemente segnalate in tutto il mondo e la carne di pollo è stata identificata come uno dei veicoli alimentari più importanti per queste infezioni.

Per risolvere il problema, ridurre o eliminare gli allevamenti di polli non è ovviamente una soluzione contemplata. Secondo OMS e FAO è invece importante prevenire e controllare la contaminazione da parte di Salmonella e Campylobacter nella carne di pollo a partire dall’allevamento fino alla trasformazione, al confezionamento e alla conservazione delle carni.

Oltre a ciò, è necessario ottenere dati relativi al monitoraggio e alla presenza di focolai così da poter attuare misure di intervento efficaci e mirate ai punti strategici della filiera.

Le organizzazioni hanno dunque indetto una selezione che inizierà a giugno e proseguirà fino all’identificazione di un numero sufficiente di candidati idonei

Gli esperti selezionati parteciperanno a un meeting organizzato dalle due Organizzazioni per valutare il rischio microbiologico in tutti i punti della filiera allo scopo di aggiornare le linee guida del Codex Alimentarius per il controllo di Campylobacter e Salmonella nella carne di pollo.

OMS e FAO hanno inoltre chiesto a governi, enti di ricerca, industrie e lavoratori del settore e consumatori di partecipare e offrire il loro contributo, attraverso dati e informazioni utili che potranno essere inviati fino al 1° settembre di quest’anno.

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Fonte di riferimento: FAO/OMS

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