Sai cosa si nasconde dietro la tua mozzarella di bufala? Svelate immagini scioccanti degli allevamenti

Cosa si nasconde dietro la mozzarella di bufala campana? Una nuova investigazione shock condotta nel Casertano e nel Salernitano svela tutto l'orrore di questo alimento. Le inchieste rivelano l'inimmaginabile, da gravi problematiche in allevamento a pratiche vietate dalla legge

Carcasse abbandonate all’esterno degli allevamenti, bufalini gettati via come fossero rifiuti, bufale in evidente sofferenza in stalle e ambienti dalle condizioni igienico-sanitarie pessime.

Sono queste le agghiaccianti condizioni riscontrate in 12 allevamenti di bufale nella provincia di Caserta e di Salerno. Il latte delle bufale serve per la produzione di mozzarella, un’eccellenza gastronomica del nostro Paese dal sapore amaro, fatto di crudeltà e soprusi.

A denunciarli è Essere Animali, che ha condotto indagini sotto copertura nella cosiddetta area di produzione della mozzarella di bufala Campana DOP. Il materiale raccolto è terrificante e le irregolarità riscontrate dagli attivisti non si contano.

carcasse

@Essere Animali

Negli allevamenti visitati, le bufale non hanno nessun accesso alle zone di pascolo, ma vengono recluse in ambienti sporchi e a contatto diretto con il cemento. Tutte sperimentano una crescita anomala delle unghie, che provoca dolore e zoppie negli animali.

Ma le bufale soffrono anche di altre problematiche di salute, tra cui prolassi vaginali e/o uterini, che non vengono però curate da veterinario. Sono gli stessi operatori degli allevamenti a occuparsene, troppo spesso in maniera inadeguata, senza preoccuparsi di medicare o disinfettare le ferite.

bufale salute

@Essere Animali

L’obiettivo è solo massimizzare la produzione di latte. Per questo le bufale vengono inseminate artificialmente e sottoposte a un’iniezione di ossitocina, ormone che induce una sensazione di benessere, quel benessere che nell’allevamento è chiaramente assente.

Anche la fase di mungitura è scioccante. Le zampe delle bufale vengono legate per evitare che queste si ribellino ai macchinari tiralatte, derubate del latte che spetterebbe ai loro piccoli, non a noi.

zampe legate

@Essere Animali

Ancora più scandaloso è l’anello antisucchio in ferro applicato alle bufale in alcuni di questi allevamenti per evitare che le compagne possano bere il loro latte. Si tratta di una pratica vietata dalla legge in quanto causa sofferenza acuta negli animali, ma che – come è stato osservato – viene tuttora utilizzata.

Se queste sono le condizioni delle bufale, i loro cuccioli conoscono ben altro orrore. I vitellini vengono separati prematuramente dalla madre e rinchiusi in gabbie con pavimenti formati da grate in ferro e privi di una lettiera in paglia.

bufalino grata

@Essere Animali

I maschi, proprio come i pulcini maschi, sono considerati inutili nella produzione casearia. A soli 30 giorni di vita vengono caricati violentemente su camion diretti al macello perché di loro non se ne fa niente. Molti riportano lesioni dovute al lancio sui veicoli, altri muoiono schiacciati dai loro simili. Ma a chi importa? Agli allevatori non di certo.

bufalini

@Essere Animali

Le investigazioni di Essere Animali, svelate in parte durante un servizio in esclusiva andato in onda sul canale tedesco ARTE, mostrano la vera realtà degli allevamenti intensivi, di bufale in questo caso, rovesciando l’immagine che molti di noi hanno di questi luoghi.

Queste immagini devono farci riflettere. L’industria dei derivati animali non è meno crudele di quella della carne, anzi.

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Fonte: Essere Animali

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