Riprese per la prima volta dai satelliti le emissioni di metano di uno dei più grandi allevamenti intensivi di bovini del mondo

Per la prima volta al mondo, le emissioni di metano degli allevamenti intensivi sono state viste dai satelliti. Le immagini mostrano la sconcertante realtà dell'industria della carne dal punto di vista del riscaldamento globale ed il suo devastante impatto sulla crisi climatica

Delle emissioni di gas serra che stanno facendo impazzire il nostro clima, il metano CH4 rappresenta un quarto dei pericolosi gas che vengono rilasciati nell’atmosfera, essendo divenuto negli ultimi 20 anni 84 volte più potente del diossido di carbonio secondo le stime. Questo perché il metano si genera per un buon 60% dalle attività umane che sono aumentate considerevolmente nell’arco di due secoli.

Di questa percentuale un 15% è attribuibile, secondo la FAO, solamente all’industria della carne, la cui produzione non passa di certo sott’occhio quando si analizzano le emissioni globali di gas serra di origine antropica.

Ed infatti proprio le emissioni di metano rilasciate dagli allevamenti di bovini sono state riprese per la prima volta da tre satelliti ad alta risoluzione della società GHGSat, la cui tecnologia fornisce dati ambientali ed una mappa interattiva, dando un quadro mondiale di tutte le emissioni di CH4  dell’intero Pianeta.

Nello scorso febbraio, i satelliti della compagnia hanno scattato delle istantanee in un’area della California, nella Joaquin Valley, in cui è situato un grande allevamento di bovini da carne, immortalando una quantità di emissioni di metano tale da poter alimentare 15.402 case americane.

L’allevamento di bestiame ha un enorme peso sull’economia della California, rendendola il quinto maggiore Stato americano per la produzione di carne bovina.

Fonte: GHGSat

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