Trovati residui di farmaci nella carne etichettata “senza antibiotici” della famosa catena di supermercati di Amazon

Tre consumatori e l’organizzazione Farm Forward hanno citato in giudizio Whole Food per lo slogan “No Antibiotic Ever”, considerato ingannevole: la loro carne bovina in realtà contiene antibiotici

La carne di manzo commercializzata da Whole Food, catena acquisita da Amazon, contiene residui di farmaci, ma viene venduta come priva di antibiotici. Questa è l’accusa mossa da tre consumatori e dall’organizzazione Farm Forward che hanno citato in giudizio la società per pubblicità ingannevole.

L’accusa sostiene siano stati rilevati antibiotici nella carne bovina venduta come “biologica” e “priva di antibiotici”. I test sono stati portati avanti proprio da Farm Forward lo scorso aprile: all’epoca erano stati trovati residui di un antibiotico usato per promuovere la crescita dei bovini. Successivamente, i risultati sono stati confermati da uno studio in peer-reviewed pubblicato su Science.

Risultati che non hanno stupito Farm Forward: negli allevamenti intensivi da cui si riforniscono realtà come Whole Foods, gli animali vivono in condizioni tali da dipendere dagli antibiotici per poter sopravvivere. Whole Foods afferma invece da oltre quarant’anni che tutti gli animali nella sua catena di approvvigionamento vengono allevati senza antibiotici e non ha ancora risposto a queste recenti accuse.

Abbiamo prove concrete non solo che la carne sugli scaffali di Whole Foods potrebbe essere commercializzata in modo ingannevole come priva di antibiotici, ma che il problema si estende all’intero settore. Gli addetti ai lavori sanno che la carne viene commercializzata in modo ingannevole come “priva di antibiotici”. Invece di testare a fondo per garantire l’accuratezza delle proprie affermazioni sugli antibiotici, Whole Foods ha tratto profitto ingannando i propri clienti- ha dichiarato Andrew deCoriolis, direttore esecutivo di Farm Forward.

Secondo Farm Forward, il 75% dei consumatori è disposto a pagare di più per acquistare carne senza antibiotici, il cui prezzo può essere superiore del 20% rispetto alla carne tradizionale. Inoltre, esistono incentivi per gli allevamenti che non utilizzano antibiotici.

L’organizzazione ora chiede che Whole Foods risarcisca i consumatori per averli ingannati e che modifichi il modo in cui commercializza e presenta i propri prodotti.

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Fonti di riferimento: Farm Forward/Science

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