La Commissione europea conferisce all’Efsa il compito di valutare una serie di autorizzazioni di emergenza all’uso dei neonicotinoidi.
Sostanze nocive alle api vietate in Europa: dopo deroghe di ogni sfaccettatura, finalmente la Commissione europea conferisce all’Efsa il compito di valutare scientificamente una serie di autorizzazioni di emergenza all’uso dei neonicotinoidi nella barbabietola da zucchero concesse da alcuni Stati membri nel corso del 2020.
La richiesta della Commissione europea riguarda 21 autorizzazioni di emergenza per clothianidin, imidacloprid, thiamethoxam e thiacloprid.
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Si tratta di sostanze il cui utilizzo è stato consentito in deroga da:
L’uso all’aperto di imidacloprid, tiametoxam e clothianidin è stato vietato nel maggio 2018 e nel gennaio 2020 una richiesta di rinnovo dell’approvazione del thiacloprid è stata respinta dalla Commissione europea.
Ora, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare porrà sotto la lente di ingrandimento la giustificazione delle autorizzazioni tenendo conto della situazione specifica di ogni Stato membro e della disponibilità di mezzi alternativi per proteggere le colture di barbabietola da zucchero. Le valutazioni scientifiche dovrebbero concludersi nella seconda metà del 2021.
“Con l’occasione l’EFSA rivedrà la metodologia impiegata per le valutazioni scientifiche alla luce delle strategie della Commissione europea “Dal produttore al consumatore’ e per la biodiversità, in particolare gli obiettivi di riduzione dell’uso di pesticidi e la promozione di loro alternative”, si legge nella nota.
La nuova metodologia, che agevolerà l’armonizzazione dell’impiego dei pesticidi negli Stati membri dell’Unione europea, dovrebbe essere disponibile entro la fine del 2022.
E la Francia?
Non si ha notizia dei nostri cugini d’Oltralpe. Da parte dell’Efsa, infatti, non ci sarà per ora una osservazione sulla Francia, che solo nell’appena passato mese di ottobre ha autorizzato l’uso in deroga di alcuni neonicotinoidi sulle coltura di barbabietole da zucchero.
In generale, secondo la normativa europea, solo quando non sono disponibili alternative che soddisfano i criteri di efficacia, operatività, sostenibilità e praticità, possono essere rilasciate autorizzazioni di emergenza per prodotti vietati. Ma sembra oramai essere diventata quasi una prassi.
Fonte: EFSA
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