Agnelli: nuovi controlli e nuove denunce ai camion che trasportano i cuccioli verso i mattatoi italiani in prossimità della Pasqua. Diverse le criticità riscontrate in viaggi terribili che dall'Europa orientale raggiungono i macelli dello Stivale
Cuccioli ammassati uno vicino all’altro, alcuni non ancora svezzati, caricati su camion e costretti a viaggiare per decine di ore prima di essere macellati. Prosegue la mattanza degli agnelli in questi giorni che precedono la Pasqua e gli enti per i diritti degli animali continuano a denunciare irregolarità nel trasporto degli animali vivi.
Sulla A4, al confine tra Italia e Slovenia, i team di Essere Animali, Animals’ Angels, Enpa e Animal Welfare Foundation e una veterinaria di Eurogroup for Animals sono tornati a effettuare controlli e a documentare tutta la sofferenza degli agnelli.
È questo l’interscambio dei carichi che arrivano dall’Europa dell’Est. Sono diretti verso i macelli di Toscana, Lazio e Puglia, dove gli agnelli trascorreranno i loro ultimi, terrificanti istanti di vita. Lo scorso, secondo i dati Istat, gli esemplari macellati sono stati complessivamente 2.072.753.
A bordo dei veicoli fermati sono state riscontrate problematiche e criticità di vario tipo, in contrasto con la normativa europea come durata del trasporto superiore a quanto previsto, ventilazione e sistemi di abbeveraggio non funzionanti, beverini inadeguati o non raggiungibili da tutti gli agnelli, irregolarità nella documentazione di viaggio.
In condizioni di sovraffollamento e su mezzi inadeguati, gli agnelli non hanno neanche un minimo spazio sopra la testa e non possono quindi compiere movimenti considerati naturali. Per loro non lo sono.
20 sono stati i camion monitorati dalle associazioni, 8 quelli ispezionati dalle Forze dell’ordine. 4 sono stati sanzionati per migliaia di euro. Anche in Emilia-Romagna, in Toscana e in Puglia diversi camion sono stati oggetto di verifiche e condannati al pagamento di multe.
In uno di questi vi era addirittura un agnellino incapace di reggersi sulle zampe. Il cucciolo è stato affidato all’organizzazione Essere Animali su decisione dell’Asl di competenza. Altri agnelli, invece, non hanno avuto la stessa fortuna.
Per via delle irregolarità constatate, gli animali sono stati temporaneamente rifocillati, caricati su camion a norma e spediti al mattatoio.
Sia l’anno scorso che quest’anno abbiamo riscontrato ancora molte problematiche. Da anni le associazioni, ma anche il Parlamento UE e la Commissione stessa denunciano violazioni da parte delle aziende e degli Stati membri, nonché gravi mancanze nella tutela del benessere animale durante i trasporti. A dicembre 2023, la Commissione ha pubblicato una proposta di revisione della legislazione sul trasporto di animali vivi, ora le elezioni europee di giugno sono un’occasione fondamentale per continuare il lavoro. Noi siamo a disposizione per contribuire a migliorare la normativa e il sistema dei controlli, un passo necessario anche a livello nazionale, auspicandoci che il Ministero della Salute italiano faccia un passo avanti, fornendo indicazioni precise e stringenti che rendano i controlli omogenei ed efficienti su tutto il territorio nazionale” hanno dichiarato Essere Animali, Animals’ Angels, ENPA e AWF.
Le nota tanto richiesta dalle associazioni, però, non è stata emessa e in assenza di una revisione sul regolamento del trasporto di animali vivi, milioni di agnelli e altri animali continuano a patire pene e torture inimmaginabili nei viaggi della morte.
L’ha messo nero su bianco anche la veterinaria Susanna Blattner, presente sul posto:
Nei giorni trascorsi insieme al team di Essere Animali per monitorare il trasporto degli agnelli ho avuto un’ulteriore conferma della totale insostenibilità di questa pratica. Non solo ho potuto constatare chiare violazioni della legge attuale sul trasporto, come la mancanza di adeguati dispositivi di abbeveraggio e di adeguate misure di sicurezza, ma soprattutto ho riscontrato come le lacune nella legislazione attuale siano la causa diretta di continue sofferenze per gli animali”
Le denunce e il materiale raccolto mettono in luce l’urgenza di provvedimenti per rafforzare gli standard di benessere animale, il bisogno di maggiori operazioni di controllo e la necessità di mettere fine a una tradizione di sangue; quello degli agnelli.
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Fonte: Essere Animali
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