Il 13 ottobre è il World Cage-free Day, la Giornata mondiale senza gabbie, una iniziativa che prevede di eliminare qualunque gabbia dagli allevamenti di animali da reddito. In questo giorno l'Italia dovrebbe adoperarsi per far sì che questa celebrazione diventi realtà
World Cage-free Day, la Giornata mondiale senza gabbie ricade proprio nella data odierna. In tutto il mondo attivisti e associazioni animaliste celebrano questo evento affinché i Paesi di ogni continente possano eliminare definitivamente le gabbie negli allevamenti di animali.
Solamente nell’Unione europea secondo quando rende noto la coalizione End the Cage Age sarebbero oltre 300.000 le scrofe, le galline, i conigli e altri animali rinchiusi in gabbia e sfruttati dall’industria alimentare fino al loro ultimo viaggio: il mattatoio.
Una esistenza breve, ma estremamente sofferente, fatta di soprusi e violenze. Basti pensare che le galline ovaiole sono confinate in gabbie formato A4 dove non possono nemmeno aprire le ali, le scrofe invece sono immobilizzate in supporti metallici dove le uniche posizioni consentite sono lo stare stese o, difficilmente, sulle zampe. (Leggi anche:Conigli feriti e ammassati in anguste gabbie, destinati a diventare carne: l’orrore documentato negli allevamenti italiani)
Questo, e molto altro orrore, è ciò che si cela dietro gli allevamenti europei e non in cui le gabbie sono ancora in uso.
Il World Cage Free Day permette di ribadire con forza la necessità di fermare al più presto questo confinamento inaccettabile per tutti gli animali sfruttati a scopo alimentare tra le sbarre. Un trattamento simile impedisce loro di esprimere i comportamenti naturali, e li condanna a vivere in spazi angusti e sporchi provocando loro ansia, stress, ferite e malformazioni: tutto questo non può e non deve più essere accettato, ha dichiarato Alice Trombetta, Direttrice Esecutiva di Animal Equality Italia.
Nel 2018 l’ente Compassion in World Farming aveva lanciato l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) End the Cage Age. 170 associazioni hanno confermato la loro adesione e 1,4 milioni di persone avevano apposto la loro firma alla petizione.
Da allora, nel giugno 2021, la Commissione europea ha stabilito che le gabbie per galline, maiali, vitelli, conigli, anatre, oche e altri animali allevati a fini alimentari sarebbero state vietate entro l’anno 2027, termine ultimo per la graduale eliminazione di queste.
Al momento, però, come vi avevamo spiegato anche in questo articolo l’Italia non ha ancora preso una posizione netta circa l’eliminazione delle gabbie negli allevamenti siti sul territorio nazionale. È ora di dire basta ad alta voce. Vi è bisogno di una normativa nazionale, adesso, non nel 2027 o chissà quando.
Fonte: Animal Equality Italia
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