40 mucche, tori e vitellini salvati dal macello: l’emozionante storia della “mandria del cuore”

Grazie all'impegno di alcuni attivisti milanesi una quarantina di mucche, tori e vitellini sono stati salvati dal triste destino del macello

“La mandria del cuore”: così è stato ribattezzato un gruppo di circa 40 anni tra mucche, tori e vitellini. Il loro destino sembrava già segnato: finire per essere macellati in provincia di Milano, a Cassano d’Adda. Ma questa fine è stata scongiurata dopo una lunga battaglia intrapresa da un’attivista dall’attivista Stefany Caiafa dell’associazione Meta Milano. Grazie al suo impegno, oggi sono tutti salvi.

 Avevo tanta paura di non farcela, ma non mi sono mai arresa, andavo da loro ogni giorno a vedere come stavano, ormai mi riconoscevano e mi guardavano negli occhi. – racconta Stefany Caiafa – E io li guardavo con la disperazione del cuore, sapendo che se non fossi riuscita a salvarli sarebbero morti uccisi in un mattatoio.

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Gli animali in questione erano stati sequestrati nel 2019 ad un allevatore accusato di maltrattamenti e abbandono di animali ed erano poi stati affidati al sindaco di Cassano d’Adda. Non riuscendo più a mantenerli, il primo cittadino le aveva poi messe all’asta, esponendoli al rischio di con di finire di nuovo nelle mani di un altro allevatore per essere sfruttati e macellati.

Quando un allevatore si fece avanti per acquistare la mandria, Stefany Caiafa disse di essere pronta a incatenarsi e a mobilitarsi insieme all’associazione Vitadacani. E alla fine ci è riuscita. Nel 2021 gli animali sono stati ceduti gratuitamente alle organizzazioni Meta Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente, Vitadacani, Rete dei Santuari di Animali Liberi e UTI (Unione tutela individui).

Qualche giorno fa, a distanza di due anni dal sequestro, le mucche e gli altri animali di Cassano d’Adda sono saliti trasferiti in vari rifugi del Nord e del Centro Italia, dove trascorreranno una nuova vita all’insegna della libertà.

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Con questa bellissima e straordinaria storia di liberazione, le associazioni animaliste e ambientaliste chiedono nuovamente alle istituzioni di fermare alla radice l’emergenza zoonosi, chiudendo allevamenti intensivi e mattatoi. – commentano gli attivisti che hanno reso possibile questo grande salvataggio – Il Covid è una zoonosi che ha fatto il salto di specie, non aspettiamo che anche altri virus (come la peste suina e l’influenza aviaria) facciano un altro salto di specie attaccando anche l’uomo. Il futuro è vegano, ma bisogna sbrigarsi, il cambiamento non si può più rimandare!

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Fonte: La mandria del cuore 

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