Piano colossale con cifre da capogiro per la creazione di un maxi allevamento di vacche da latte nel deserto: con l'accordo con una imponente società del Qatar, a sud dell'Algeria ci si prepara a dar vita a uno stabilimento con oltre 250.000 animali
Distese di sabbia e dune a perdita d’occhio. Lo immaginiamo così il deserto, ma al paesaggio dell’Algeria, Paese in cui si estende il più vasto deserto del mondo, si aggiungerà un gigantesco allevamento di bestiame per la produzione di latte in polvere.
Lo ha stabilito un accordo da 3,5 miliardi di dollari siglato tra Algeria e Qatar attraverso il Fondo Nazionale di Investimento. L’obiettivo è soddisfare la domanda nel Paese magrebino, rendendolo meno dipendente dalle importazioni dell’industria lattiero-casearia.
Si punterà a produrre quantità pari a 1.7 miliardi di litri di latte vaccino e 200.000 tonnellate di latte in polvere all’anno, allevando oltre 250.000 capi e realizzando un maxi stabilimento integrato con magazzini per il foraggio del bestiame nel sud dell’Algeria.
La struttura, che nascerà nel territorio di Adrar, sarà suddivisa in 3 grandi centri e dovrebbe coprire 117.000 ettari. L’agenzia di stampa algerina riferisce che la prima fase di produzione in collaborazione con l’azienda qatariota Baladna dovrebbe essere avviata già a partire dal 2026.
Questa impresa mira a contribuire al perseguimento dell’autosufficienza dell’Algeria nella produzione di latte” ha sottolineato l’Islamic Organization for Food Security in un comunicato.
La società araba con cui è stato concluso l’accordo è molto nota nel panorama zootecnico. Quotata nella Borsa del Qatar, possiede nella sua regione un allevamento di bestiame che si estende su una superficie di 2,6 milioni di metri quadrati.
Dopo altri piani internazionali, tra cui in Malesia, adesso si passa all’Algeria. Se da un lato questo progetto darà posti di lavoro e rafforzerà la sicurezza alimentare in Algeria, dall’altro ci sono tantissimi interrogativi che non possiamo ignorare.
Le questioni ambientali in primis, considerate le risorse naturali che richiederà e i suoi impatti, ma anche questioni legate al benessere animale in un territorio con un clima decisamente ostile.
Altro non sarà che un colosso letteralmente impressionante, una fabbrica dove le vacche da latte verranno allevate in maniera intensiva fino a “carriera conclusa” per poi essere macellate per la loro carne. Ma, mettendo da parte le cifre da capogiro in ballo, qual è il vero prezzo di questo spaventoso disegno e chi lo pagherà?
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Fonti: Baladna – IOFS
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