Al via il processo per il caso dell'allevamento degli orrori di Senigallia, dove i maiali venivano uccisi a colpi di martello dagli operatori. La denuncia era partita da Essere Animali dopo un'indagine sotto copertura scioccante
Violenze su violenze in un allevamento di maiali del circuito DOP a Senigallia, provincia di Ancona, dove gli animali venivano presi a calci e a martellate. Il processo contro il titolare e il capo operaio, responsabili di questa e altre atrocità, è iniziato questa settimana.
A renderlo noto è l’associazione Essere Animali. Era stato un suo attivista sotto copertura a raccogliere il materiale agghiacciante nel presente allevamento e a denunciare i continui maltrattamenti.
Tra le fotografie e i video, anche un filmato shock in cui una scrofa malata veniva percossa con una mazza di ferro per decine di minuti fino al sopraggiungere della morte. Un’agonia lenta colpo dopo colpo.
I fatti risalgono all’anno 2018 quando l’organizzazione per i diritti degli animali sporse denuncia. L’ispezione eseguita dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale Carabinieri di Ancona aveva portato al sequestro di un pungolo elettrico, degli strumenti per la castrazione dei suinetti nonché della spranga con cui gli esemplari malati venivano giustiziati.
L’allevamento chiuse i battenti su decisione dello stesso proprietario. Oggi l’attività risulta ancora ferma. Essere Animali si è costituita parte civile nella battaglia legale. Gli imputati sono 3, di cui il secondo operaio con procedimento sospeso per messa alla prova.
Le accuse sono di reato di uccisione di animale, articolo 544 bis, e reato di maltrattamento di animale, articolo 544 ter del Codice Penale. L’associazione chiederà una condanna penale per gli abusi commessi dentro l’allevamento.
Purtroppo, sappiamo bene che la vicenda di Senigallia con tutte le sue scioccanti rivelazioni non è la prima né sarà l’ultima. Le investigazioni condotte negli allevamenti e nei macelli svelano continuamente maltrattamenti terrificanti e irregolarità.
In quei luoghi il benessere animale viene soffocato da brutalità, soprusi, grida e immane sofferenza.
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Fonte: Essere Animali
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