Basta cavalli sfruttati e uccisi per finire nel nostro piatto! Animal Equality lancia la petizione per mettere la parola fine alla macellazione dei cavalli in Italia
Sensibili, intelligenti, agili e affascinanti: i cavalli sono animali straordinari, fra quelli più impiegati nella pet therapy. Eppure in troppi casi continuano ad essere visti semplicemente come carne da macello nel nostro Paese. Ogni anno decine di migliaia di esemplari sono costretti ad affrontare lunghi ed estenuanti viaggi per poi essere ammazzati.
Come se non bastasse, i cavalli rientrano fra gli animali più sfruttati in manifestazioni storiche come il Palio di Siena o per trainare carrozze con a bordo turisti.
I numeri della macellazione dei cavalli in Italia
Ancora oggi, nel 2023, l’Italia vanta il triste record come maggior importatore di carne equina del mondo, oltre che quello di primo consumatore a livello europeo.
Ogni anno oltre 25.000 esemplari vengono uccisi nei macelli sparsi sul territorio italiano, spesso dopo aver subito vere e proprie torture durante il trasporto. Ammassati sui camion, soffrono di asfissia, subiscono lesioni, restano ore e ore senza bere e finiscono per sviluppare la pleuropolmonite, meglio nota come febbre da trasporto.
Secondo quanto emerso dallo studio Welfare and health of horses transported for slaughter within the European Union, il 37% dei cavalli esaminati al loro arrivo in Europa è stato considerato non idoneo al trasporto ai sensi del Regolamento (CE) 1/2005 del Consiglio e nessuna delle spedizioni prese in esame è risultata conforme sia per quanto riguarda il veicolo utilizzato sia per quanto riguarda la salute degli animali coinvolti. In media circa 6 esemplari per ogni gruppo trasportato sono risultati gravemente feriti.
L’appello di Animal Equality per dire basta alla crudeltà
Per dire basta una volta per tutte a questa inaccettabile crudeltà l’associazione animalista Animal Equality – che ha realizzato varie inchieste sconcertanti sullo sfruttamento degli equidi sia in Messico che in Europa – chiede di mettere al bando la macellazione dei cavalli in Italia, così come ha fatto nel 2020 la Grecia.
Questo Paese europeo ha deciso, infatti, di equipararli a cani e gatti, introducendo il divieto di allevarli, utilizzarli ed esportarli per la produzione di pellicce, cuoio, carne o altre sostanze.
“È giunto il momento che anche il Governo italiano adempia al dovere di proteggere questi animali e porre fine ai loro abusi vietando la loro macellazione” chiede a gran voce Animal Equality, che ha lanciato una petizione online.
Quest’ultima è stata ripresa anche in un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Carmen di Lauro, della Commissione Affari Sociali e sottoscritta anche dagli On. Andrea Quartini e Gaetano Amato, che si sono rivolti al Ministro della Salute a favore del riconoscimento dello status di “animale d’affezione” per queste creature.
Proprio come i cani e i gatti con cui condividiamo le nostre vite, i cavalli sono esseri senzienti che meritano protezione. – ribadisce Matteo Cupi, vicepresidente di Animal Equality Europa. – Il loro trasporto e la loro macellazione sono pratiche crudeli e incompatibili con il rispetto che meritano.
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Fonte: Animal Equality
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