Lingua blu, torna l'allarme. Sono stati confermati in Emilia Romagna due casi di Febbre catarrale degli ovini, conosciuta anche come Blue tongue o malattia della lingua blu, sierotipo 1. Si tratta di una bovina sieropositiva di un allevamento di Ravenna e di un episodio di mortalità in una pecora di un allevamento di Montefiore Conca (Rimini)
Lingua blu, torna l’allarme. Sono stati confermati in Emilia Romagna due casi di Febbre catarrale degli ovini, conosciuta anche come Blue tongue o malattia della lingua blu, sierotipo 1. Si tratta di una bovina sieropositiva di un allevamento di Ravenna e di un episodio di mortalità in una pecora di un allevamento di Montefiore Conca (Rimini).
La Blue tongue è una malattia trasmessa da insetti vettori che colpisce solo i ruminanti, e può manifestarsi con sintomi clinici, fino alla morte, negli ovini e caprini. I bovini infetti, invece, di solito non hanno sintomi, ma sono un importante serbatoio del virus. Il nome deriva dalla cianosi della mucosa linguale osservata negli animali colpiti in modo più grave.
Per questo, il Ministero della salute, ai sensi della normativa comunitaria, ha dichiarato le Province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini zone soggette a restrizione. L’inserimento in zona soggetta a restrizione comporta forti limitazioni alla movimentazione degli animali delle specie sensibili.
Ciò significa che gli animali delle zone interessate non potranno essere spostati (tranne i casi di invio alla macellazione), senza essere stati sottoposti preventivamente a vaccinazione. Proprio per questo motivo i Servizi veterinari della Regione e delle Asl, oltre ad aver immediatamente disposto un monitoraggio straordinario con particolare riferimento alle aziende situate nel raggio di 4 km, stanno mettendo a punto un piano di vaccinazione.
“La malattia non è pericolosa per l’uomo, non ha alcun effetto sui prodotti (latte, formaggi, carne, uova) e costituisce quindi un serio problema solo per la zootecnia”, rassicura la Regione in una nota. La Bluetongue, infatti, non colpisce l’uomo.
Roberta Ragni