L’inferno del trasporto di animali vivi nei mesi estivi: senz’acqua, al sole cocente e con temperature nei camion di oltre 45°C

Caldo estremo e trasporto animali vivi: i viaggi della morte non si fermano nei mesi estivi, anzi sono ancora più critici con temperature interne nei camion che superano i 45°C e animali lasciati sotto al sole senza neanche l'acqua

Vengono caricati su autocarri diretti verso i mattatoi del Paese tutto l’anno, affrontano viaggi estenuanti e in condizioni disumane sulle autostrade e strade, ma nei mesi estivi il trasporto di animali vivi diventa ancora più crudele.

Suini e ovini che boccheggiano ammassati nei camion, privati persino dell’acqua per l’intero tragitto. Lo denuncia l’associazione Essere Animali, che ha documentato la sofferenza degli animali assieme a violazioni delle leggi europee.

Il team investigativo di Essere Animali ha effettuato controlli sulla A1 e A14 lungo la tratta tra Lodi e Faenza e sulla A4 tra Brescia e Montebello Vicentino, intercettando diversi camion e riscontrando criticità.

Gli animali non avevano accesso all’acqua e le temperature interne superavano i 45°C. Stessa problematica per i viaggi su lunga distanza, come per un carico di 273 pecore adulte dalla Spagna diretto a un macello di Ancona.

L’autoarticolato che le trasportava aveva una temperatura interna di 36° C, oltre il limite consentito dalla normativa comunitaria. Per i trasporti su lunga distanza si prevede una tolleranza massima di 5° oltre il limite di 30.

Ma l’inferno non finisce qui. In un caso, gravissimo, un autista ha lasciato gli animali sotto al sole cocente e con le ventole spente per andare a pranzare. Poteva scegliere di non causare loro ulteriore pena poiché il macello dove gli animali andavano consegnati si trovava solo a pochi minuti di distanza da lì.

@Essere Animali

Le investigazioni mettono in evidenza, ancora una volta, i limiti della normativa nazionale e europea in materia di trasporto di bestiame, specialmente nel periodo estivo. Sebbene vi siano comunque disposizioni emanate dal Ministero della Salute, queste risultano praticamente inefficaci.

Attualmente la Commissione europea sta esaminando il nuovo regolamento per il trasporto di animali vivi, ma per gli animalisti la bozza presenta già carenze.

Le nostre indagini mostrano però chiaramente la necessità di agire per cambiare questa normativa e renderla più adeguata alla crisi climatica, all’alzarsi delle temperature e soprattutto per proteggere meglio gli animali ancora coinvolti nella produzione alimentare e sottoposti a queste inutili e continue sofferenze” ha affermato Chiara Caprio, Responsabile Relazioni Istituzionali di Essere Animali.

Le associazioni chiedono di ridurre la sofferenza degli animali allevati a scopo alimentare e macellati nei mattatoi italiani ed europei. Anche tu puoi partecipare all’azione firmando la petizione per la revisione della normativa UE.

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Fonte: Essere Animali

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