Il sistema (insostanibile) degli allevamenti e dell'agricoltura intensiva sta aggravando la crisi climatica e deturpando i paesaggi naturali. Per denunciare il pesante impatto sugli ecosistemi una fotografa estone ha realizzato in Australia una serie di scatti che dicono più di mille parole
Il settore zootecnico e l’agricoltura industriale rientrano tra i maggiori responsabili della crisi climatica che sta affrontando il nostro Paese. Sul territorio dell’Ue, le emissioni di gas serra legate agli allevamenti intensivi rappresentano il 17% delle emissioni totali e inquinano più delle auto e dei furgoni in circolazione, secondo le stime di Greenpeace. Negli ultimi anni, grazie alla mobilitazione di scienziati ed attivisti, c’è stata una maggiore presa di consapevolezza degli effetti catastrofici di questo tipo di allevamento sull’ambiente.
Tuttavia, si parla ancora troppo poco delle conseguenze dell’agricoltura intensiva, che non è molto più innocua. Le grandi aziende di questo settore producono la stessa coltura anno dopo anno, facendo un abuso di pesticidi e sostanze altamente inquinanti, per avere il massimo della resa. Tutto ciò a discapito della biodiversità e del suolo, che ne escono fortemente impoveriti.
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Per mostrare come il settore zootecnico e l’agricoltura industriale stiano trasformando il paesaggio, deturpandolo, e danneggiando l’ambiente l’artista e attivista ambientale Karoliina Kase ha realizzato un interessante progetto fotografico. Negli ultimi tre anni la giovane, originaria dell’Estonia, ha trascorso parecchio tempo a girare l’Australia e ha visto con i suoi occhi come le aree rurali di questa terra incantevole siano state stravolte dall’uomo per sfruttare animali e il suolo.
The Ravens Tell You Where the Dead Are – questo è il titolo della raccolta di scatti – è “una storia sulla perdita della vita naturale e dei mezzi di sussistenza in mezzo al continuo consumo distruttivo dell’umanità”, come definita dalla fotografa.
Le immagini, che mostrano scene come torrenti ormai prosciugati e bovini allevati per diventare carne da macello, parlano da sole:
In un altro progetto, intitolato “To All The Boobies Out There”, Karoliina Kase ha documentato il lato oscuro degli allevamenti di bovini, dove regna la crudeltà. In alcuni raccapriccianti scatti si vedono cuccioli sofferenti, strappati alle loro madri a qualche settimana dalla nascita. In altre foto montagne di carcasse di animali morti a seguito di maltrattamenti e malattie:
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Fonte: Karoliina Kase
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