Basta fattorie del sangue per produzione e uso dell'ormone PMSG. La Commissione UE deve indicare le azioni da seguire in favore di alternative sintetiche perché le alternative a questa industria terrificante esistono
Lo si identifica con l’acronimo PMSG, ma l’orrore che si cela dietro l’estrazione di questo ormone e il suo utilizzo in qualità di farmaco negli allevamenti intensivi, di suini in particolare, fanno parte di un business crudele ancora poco conosciuto.
La gonadotropina equina è il risultato di violenze e atrocità a danno delle giumente gravide al al 4° mese di gestazione nelle cosiddette “fabbriche del sangue”, come quelle dell’Islanda. L’uso è molto dibattuto e di recente un eurodeputato ha chiesto una risposta scritta alla Commissione europea a riguardo.
È stato il politico Ignazio Corrao a depositare un’interrogazione parlamentare sull’estrazione della gonadotropina dal sangue delle cavalle in Islanda e Argentina e la violazione della Direttiva comunitaria sulla protezione degli animali.
Con la direttiva Direttiva 2010/63, si incentivano alternative a test e sperimentazione animale nell’ottica dell’approccio 3R ossia Replace, Reduce, Refine, tradotto come sostituisci, riduci, ridefinisci. Ma per la gonadotropina naturale?
L’alternativa al PMSG esiste ed è rappresentata da ormoni sintetici. Attualmente in commercio vi 35 formulazioni differenti. Perché bisogna continuare ad utilizzare un prodotto fatto di dolore e sfruttamento?
Quali azioni la Commissione vuole intraprendere contro queste pratiche barbare? Si obbligheranno le aziende farmaceutiche a non acquistare più gonadotropina equina, ma a optare per la variante sintetica?
Sono queste le domande rivolte nel documento. Bisogna fare chiarezza sulle misure da adottare poiché l’estrazione e la vendita dell’ormone naturale PMSG va vietata.
L’associazione Italian Horse Protection (IHP) si dice molto soddisfatta dell’interrogazione presentata per tenere alta l’attenzione sul tema.
Siamo molto contenti di questa importante iniziativa parlamentare che fa seguito, tra l’altro, alla richiesta avanzata a fine 2021 dal Parlamento Europeo alla Commissione di mettere al bando sia la produzione interna che l’importazione di PMSG al punto 130 della Risoluzione per la strategia cosiddetta ‘farm to fork’. Sono anni che documentiamo vere e proprie torture sulle cavalle gravide per la produzione di un farmaco che serve per produrre ulteriore sofferenza negli allevamenti intensivi. È inaccettabile, non solo da un punto di vista etico ma anche da un punto di vista normativo che la Commissione non abbia ancora mosso un dito” ha dichiarato Sonny Richichi, presidente di IHP.
Le torture che le cavalle gravide subiscono sono state oggetto di numerose investigazioni sotto copertura condotte da attivisti e servizi giornalistici.
Una rete di organizzazioni per i diritti degli animali si batte per la fine dell’epoca dell’ormone PMSG, chiedendo metodi alternativi nel rispetto delle normative e del benessere animale.
Ci aspettiamo che la Commissione abbandoni l’atteggiamento di inerzia mostrato fin qui e finalmente intervenga per la messa al bando dai farmaci che contengono la gonadotropina equina” ha concluso Richichi.
Si attende ora di conoscere la posizione della Commissione europea in merito.
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Fonte: IHP
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