Gli allevamenti intensivi stanno contaminando il Pianeta: la petizione per fermarli in Italia

Gli allevamenti intensivi hanno un peso che il Pianeta non può più sostenere. Greenpeace presenta una proposta di legge contro il settore per fermare le fabbriche di carne e combattere l'inquinamento di cui sono responsabili

Gli allevamenti intensivi rappresentano un problema globale dalle conseguenze terrificanti, molto spesso sottovalutate. Dal punto di vista del benessere animale, queste attività sono una mostruosità con centinaia di migliaia di maiali, vacche, polli allevati in condizioni disumane.

Se invece consideriamo l’impatto ambientale, il peso di questa forma di allevamento è insostenibile per la Terra. Le emissioni di gas serra prodotte dall’allevamento intensivo di animali ammontano al 17% ed eguagliano quelle del traffico.

Non vi è da sorprendersi, purtroppo, che i territori più inquinati del nostro Paese corrispondano proprio ai punti in cui si concentrano maggiormente gli allevamenti, che con l’ammoniaca prodotta sono la seconda causa di formazione di polveri sottili PM2.5.

Lo dimostrano anche gli ultimi monitoraggi della qualità dell’aria, in cui la nostra Pianura Padana, un caso tristemente noto per l’inquinamento, soffoca. Davanti a questi dati, risulta ancora più urgente agire, regolamentare la zootecnia intensiva e ostacolare l’apertura di nuovi allevamenti sul territorio .

È ciò a cui auspica Greenpeace. In cooperazione con altre sigle ambientaliste, l’associazione ha presentato una proposta di legge al Governo italiano per cambiare il sistema delle pericolose “fabbriche di carne”.

Gli ambientalisti chiedono di fermare l’espansione degli allevamenti intensivi, in particolare nelle aree più inquinate d’Italia, non destinare loro più fondi pubblici bensì ridurre il numero di animali allevati nei capannoni.

Leggi anche: Allevamenti intensivi in Pianura Padana: il disastroso impatto in un nuovo report shock, tra liquami e gas serra

La proposta di legge intende sostenere le piccole aziende e i diritti dei lavoratori del comparto, orientando l’intero settore alla transizione ecologica. È un passo che il nostro Paese deve compiere, non essendo le risorse del Pianeta infinite.

Attualmente sono più di 700 milioni gli animali allevati ogni anno in Italia con un impiego gigantesco di risorse. Pensiamo all’energia, all’acqua o al mangime per gli animali. Oggigiorno quasi il 70% dei terreni agricoli europei sono coltivati per alimentare gli animali d’allevamento.

Fermare gli allevamenti intensivi vuol dire mettere in atto azioni su tantissimi piani e tutelare nell’insieme la salute dei consumatori, il benessere degli animali, l’ecosistema e biodiversità. Puoi sostenere la proposta di legge di Greenpeace firmando la petizione QUI.

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Fonte: Greenpeace Italia

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