Hai mai visto questi segni sui garretti del pollo? Sono i cosiddetti hock burns, ustioni dolorosissime che si verificano negli allevamenti intensivi e sono indicatori della sofferenza degli animali e di standard di benessere insufficienti
Non solo incapaci di compiere anche solo un passo e soffocati in ambienti insani senza la possibilità di distendere le ali. Negli allevamenti intensivi di polli da carne gli animali sono escoriati dalle loro stesse deiezioni.
Le condizioni in cui sono i polli sono allevati e macellati sono scioccanti. Lo abbiamo visto con il white striping, ma non è l’unico a denotare un carente benessere animale. Un caso analogo è rappresentato dai cosiddetti hock burns.
Cosa sono gli hock burns
Gli hock burns, letteralmente “bruciature del garretto”, sono i segni che gli arti posteriori degli animali – polli in questo caso – possono presentare. Si presentano sotto forma di ulcere di colore marrone.
Questi segni non hanno nulla di naturale in quanto sono dovuti al contatto prolungato dei garretti con le lettiere degli allevamenti. È proprio l’ammoniaca degli escrementi a provocare dolorosissime ustioni.
Le bruciature del garretto sono presenti maggiormente nei polli a rapido accrescimento, animali selezionati geneticamente per svilupparsi in maniera anomala nel giro di poche decine di giorni.
Ne servono circa 40 affinché le cosce e il petto dei polli si gonfino per essere pronti da immettere sul mercato.
È quanto emerge da una recente indagine condotta dalla BBC con il materiale raccolto dall’organizzazione Open Cages nei punti vendita a marchio Lidl.
Sebbene la società della grande distribuzione affermi di impegnarsi per garantire standard di qualità e benessere animale, quello degli hock burns è una condizione fin troppo comune.
Molti polli non riescono neppure a raggiungere gli abbeveratoi per via del loro peso sproporzionato. Ecco che assieme agli hock burns insorgono altre problematiche di salute come le splay legs, gli arti divaricati, schiacciati dal peso insostenibile.
Diversi studi hanno mostrato che il mantenimento adeguato della lettiera non è sufficiente a evitare la comparsa di lesioni e dermatiti da contatto. Bisogna rivedere la gestione degli animali, il sovraffollamento dei capannoni e tanto altro.
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