Dominella Trunfio Mai più conigli in gabbia. Con 410 si, il Parlamento europeo ha votato a favore delle misure volte a migliorare le condizioni di vita dei conigli negli allevamenti di tutto il vecchio continente.
Mai più conigli in gabbia. Con 410 si, il Parlamento europeo ha votato a favore delle misure volte a migliorare le condizioni di vita dei conigli negli allevamenti di tutto il vecchio continente.
Una decisione storica che potrebbe spianare la strada all’introduzione di una normativa regolamentarizzata.
Nel 2014 eravamo stati tra i primi a parlare del dramma degli allevamenti di conigli in gabbia, un orrore tenuto nascosto per anni, ma venuto alla luce grazie a inchieste e petizioni portate avanti da CIWF Italia a favore dei conigli.
“Che giorno fantastico per i conigli europei! I conigli allevati sono tenuti ben nascosti, ma sono allevati a centinaia di milioni in Europa. Questa cruciale legislazione specie specifica e il report sul benessere dei conigli consentiranno che il benessere dei conigli noi sia più ignorato”, dice in una nota Philip Lymbery, direttore Internazionale di CIWF.
“Quello di oggi è un giorno storico per i conigli, tra gli animali più dimenticati in Europa. È altrettanto straordinario che l’emendamento salva gabbie dell’industria sia stato respinto, un chiaro segnale che i politici hanno accolto le istanze della società civile”, spiega Annamaria Pisapia, direttore di CIWF Italia Onlus.
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Finalmente la proposta è arrivata in Parlamento europeo e questo voto favorevole è un enorme passo avanti per il benessere dei conigli. Erano stati oltre 600mila i cittadini firmatari della petizione lanciata su Change.org che voleva appunto l’abolizione delle gabbie.
Un video shock sugli allevamenti dei conigli in Italia mostrava poi le reali condizioni in cui questi animali sono costretti a vivere, soprattutto in Italia, terzo paese produttore di carne di coniglio in Ue.
La proposta era stata presentata dal parlamentare Stefan Eck e potrebbe ora alleviare la sofferenza a cui sono sottoposti oltre 340milioni di conigli europei, un numero spaventoso, soprattutto se si considera che il tasso di mortalità nelle gabbie è estremamente elevato, tra il 15-30%.
Inoltre, nonostante il coniglio sia il secondo animale più allevato in Europa, ad oggi, non esistono requisiti minimi obbligatori per la loro protezione.
Una battaglia portata avanti soprattutto da Animal Equality che aveva esercitato pressioni sull’organo europeo inviando oltre 120mila mail a tutti gli eurodeputati, invitandoli a salvare questi animali.
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“Oggi abbiamo fatto un passo storico. Una delle pratiche più crudeli che l’industria zootecnica abbia mai inventato, una pratica che confina gli animali in gabbie minuscole per tutta la vita, potrebbe presto essere un consegnata al passato in Europa.Questo è davvero un incredibile progresso per centinaia di milioni di conigli che attualmente sopportano una estrema sofferenza in Europa “, ha detto Matteo Cupi, direttore esecutivo di Animal Equality Italia.
La vita drammatica dei conigli negli allevamenti
Secondo i dati Faostat 2013, ogni anno vengono macellati nel mondo più di 1,1 miliardi di conigli, a tenere la bandiera alta è la Cina produttore di più di 475 milioni di conigli.
Secondo il documento Note on EU Market situation – Rabbit sector redatto da Copa Cogeca (2016), nel 2014 la produzione in Europa di carne di coniglio si attesta attorno alle 250mila tonnellate, con una riduzione del 3,5% rispetto al 2013. La Francia è il più grande produttore di carne di coniglio, seguita dalla Spagna e dall’Italia con 55mila tonnellate.
Le investigazioni di Animal Equality hanno mostrato una realtà drammatica, le loro immagini in oltre 75 aziende agricole hanno fatto aprire gli occhi anche agli eurodeputati. Conigli lasciati a marcire, condizioni innaturali e stressanti in minuscole gabbie.
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Adesso, grazie a questo voto favorevole, il Parlamento dell’Unione Europea ha incaricato la Commissione Agricola di elaborare le norme minime per la protezione dei conigli d’allevamento.
Dominella Trunfio
