Smantellata in Spagna una rete criminale che esportava carne equina non adatta al consumo umano anche nel nostro Paese. Durante il blitz le forze dell'ordine hanno scoperto che decine di cavalli erano costretti a subire ripetuti maltrattamenti e lasciati senza cure veterinarie
Avevano messo in vendita carne equina non idonea al consumo umano e potenzialmente pericolosa per la salute. Una vera e propria organizzazione criminale, che agiva indisturbata in Spagna, ma che qualche giorno fa è stata finalmente dalla Guardia Civil e dall’Europol. Il blitz si è conluso con l’arresto di 35 persone, la chiusura di un allevamento di Valencia, dove i cavalli venivano maltrattati e privati di cure veterinarie, e il sequestro di oltre mezza tonnellata di carne.
La tracciabilità degli animali, infatti, era stata falsificata ad hoc. La rete di criminali, aveva manipolato la registrazione dei cavalli e utilizzato documentazioni false relative alla loro identificazione, la idoneità al consumo o il loro trasferimento per la successiva macellazione.
I poveri cavalli venivano trasportati in condizioni disumane e altamente stressanti, lasciati assetati e affamati durante i lunghi tragitti per raggiungere gli altri Paesi.
A seguito della maxi operazione “Yucatán” sei aziende sono finite sotto indagine. Le 35 persone arrestate sono accusate di vari reati, fra cui appartenenza a un’organizzazione criminale, riciclaggio, maltrattamento di animali, reati contro la salute pubblica e falsificazione dei documenti.
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Non solo carne non sicura, ma anche animali gravamente maltrattati
Come anticipato, le autorità spagnole hanno scoperto che i cavalli allevati per la loro carne venivano pesantamente sfruttatti. In un allevamento clandestino, sono stati trovati 80 cavalli sottoposti ad una serie di maltrattamenti; alcuni erano affetti da diverse patologie, ma sono stati lasciati a soffrire senza ricevere cure veterinarie..
A causa dell’omissione delle cure e delle attenzioni veterinarie che richiedeva e del grave stato di salute in cui versava, uno dei cavalli è stato sottoposto immediata eutanasia. – si legge nel comunicato dela Guardia Civil – Inoltre, la mancanza di questi controlli poneva il rischio di uno scoppio di focolai di malattie zoonotiche (che possono essere trasmesse alle persone).
A seguito della terribile scoperta, la struttura è stata chiusa e gli animali trasferiti in un luogo sicuro.
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Fonte: Guardia Civil
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