Condizioni di custodia e macellazione terrificanti e rischi per la sicurezza alimentare: basta carne di cavallo importata

Cosa si nasconde dietro l'importazione della carne di cavallo dai Paesi dell'America del Sud? La denuncia delle associazioni dopo gli audit della Commissione europea nei macelli di Argentina e Uruguay

Cavalli zoppicanti, con ferite mai curate, scheletrici, al pascolo accanto a esemplari sani. Sono queste le agghiaccianti condizioni degli equidi allevati nel Sudamerica per la loro carne, importata in Europa.

Malgrado i controlli e le certificazioni rilasciate dalla Comunità europea, le organizzazioni animaliste del panorama nazionale e internazionale continuano a denunciare orrori e rischi relativi alla sicurezza alimentare.

A lanciare l’allarme è infatti la rete coordinata dalle associazioni Animal Welfare Foundation AWF e Tierschutzbund Zürich TSB. Da poco sono stati resi pubblici i risultati dei due audit condotti dall’Ue nei macelli di Argentina e Uruguay a fine del 2022.

La documentazione non fa che confermare le preoccupazioni degli attivisti gettando luce sulla mancanza di tracciabilità e provenienza dei cavalli allevati, come sull’impiego di farmaci vietati dalle autorità europee per gli animali destinati alla produzione alimentare.

Le ispezioni dell’UE sono sistematicamente ingannate dai commercianti di cavalli e dai gestori dei macelli” dichiara Sabrina Gurtner, responsabile del progetto AWF|TSB.

Questo perché, come riferiscono le associazioni, ci si baserebbe esclusivamente su autocertificazioni dei commercianti che procurano ai macelli i singoli cavalli. Le dichiarazioni non sarebbero quindi affidabili e non vi sarebbero sufficienti garanzie sulla somministrazione di farmaci vietati in Europa e pericolosi per la salute dei consumatori.

Durante le indagini condotte dalla rete animalista, sia prima che dopo gli audit, solamente pochissimi cavalli apparivano in buone condizioni.

Informiamo regolarmente la Commissione europea sulle condizioni sul campo, ma da dieci anni sentiamo dire solo che si vogliono ottenere miglioramenti in collaborazione con le autorità locali. I nuovi audit dimostrano che le misure adottate finora non hanno risolto i problemi. La Commissione deve agire e fermare l’importazione di carne di cavallo dall’America del Sud nell’UE”  conclude Gurtner.

Ogni anno sono 15.000 le tonnellate di carne di cavallo provenienti dall’Argentina e dall’Uruguay in commercio in Europa. L’Italia è il primo Paese a finanziare tutto questo, essendo il maggiore importatore di carne di cavallo al mondo nonché il maggiore consumatore in ambito europeo.

Per il benessere dei cavalli e la salute dei consumatori, le associazioni chiedono all’Unione europea di mettere al bando l’importazione di carne equina dall’America del Sud e – come obiettivo finale – di fermare in via definitiva la macellazione dei cavalli.

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Fonte: IHP

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