Dall'EFSA arrivano due pareri scientifici sulle alternative alle gabbie per implementare il benessere di polli da carne e galline negli allevamenti. Le raccomandazioni si inseriscono nell'ambito dell'iniziativa dei cittadini europei "End the Cage Age - Basta animali in gabbia"
Maltrattati, mutilati, rinchiusi in gabbie minuscole e fatiscenti. Così migliaia di maiali, agnelli, mucche vengono allevati per poi essere macellati e finire sui nostri piatti. Carne, ma anche latte e uova. Sulle condizioni dei polli e delle galline ovaiole si è espressa di recente l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare.
Due pareri scientifici sono stati pubblicati sul benessere di questi animali all’interno degli allevamenti sul territorio comunitario. Gli scienziati hanno osservato l’intero ciclo produttivo notificando tutte le terribili pratiche e i pericoli che annullano gli sforzi fatti finora per un allevamento più etico e rispettoso.
Nel rapporto sulle galline ovaiole si menzionano ossa dello sterno rotte e altre fratture, becco troncato, stress da isolamento e predazione, restrizione dei loro movimenti in ambienti inadeguati, impossibilità di esplorazione o foraggiamento. Tutti orrori che noi di greenMe denunciamo costantemente grazie alle investigazioni da parte delle associazioni animaliste.
La situazione dei polli da carne non appare migliore. Oltre alle ferite, comportamenti innaturali indice di evidente stress, negli allevamenti sono stati riscontrati sovraffollamento e mancanza di acqua e cibo con polli costretti alla fame alla sete prolungate.
Evitare la pratica della mutilazione, la restrizione alimentare e l’uso di gabbie sono le principali raccomandazioni fornite dall’EFSA. Le valutazioni si inseriscono nell’ambito dell’iniziativa dei cittadini europei proposta dalla coalizione End the Cage Age per eliminare definitivamente le gabbie da qualunque allevamento.
Poco dopo la Giornata mondiale senza gabbie la Commissione europea ha accelerato la revisione del dossier dedicato al benessere animale anticipandolo al terzo trimestre del 2023.
La proposta della Commissione riguarderà in particolare galline ovaiole, scrofe e vitelli e altri animali specificati nell’ICE come i conigli, polli da carne, quaglie, anatre e oche. La Commissione aveva infatti chiesto all’EFSA di integrare i dati scientifici esistenti per vietare gradualmente le gabbie.
Il prossimo 28 marzo l’EFSA terrà un evento pubblico online dove verranno presentati i due pareri scientifici sui polli da carne e sulle galline ovaiole. Seguirà poi un altro incontro con le valutazioni su vitelli, vacche da latte, anatre, oche e quaglie il 23 maggio.
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Fonte: EFSA
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