Nel Bresciano torna l'incubo dell'influenza aviaria: focolaio sospetto in un allevamento di tacchini a San Gervasio
Non si arresta l’allarme aviaria nel nostro Paese. Dopo i focolai scoppiati nelle scorse settimane in Veneto, Emilia-Romagna e Lazio, si accendono i riflettori anche sulla Lombardia. Nel Bresciano, infatti, ci sarebbero diversi casi di influenza H1N1 in un allevamento di tacchini a San Gervasio, in località Casacce. A riferirlo è il Giornale di Brescia, che spiega che per il momento si attende la conferma ufficiale da parte delle autorità sanitarie. Tuttavia, tra gli operatori del settore e le associazioni di categoria la preoccupazione è massima.
Già i primi di novembre sempre nel Bresciano, nel corso delle consuete attività di monitoraggio, era stata segnalata la positività di alcuni esemplari selvatici – nello specifico di germani e fischioni – al sottotipo H5. Nell’allevamento di tacchini, quindi, il focolaio potrebbe essersi scatenato a causa di un contagio dovuto al contatto con l’avifauna selvatica.
Per evitare un’epidemia nei comuni del Distretto veterinario 3 di Leno (classificati come zona ad alto rischio diffusione dell’influenza aviaria) qualche tempo fa era stato vietato di allevare volatili all’aperto. Ma queste misure non sembrano essere state sufficienti. Non è la prima volta che nel Bresciano scoppia un focolaio di influenza aviaria. Tra il 2017 e il 2018 sono stati migliaia gli animali abbattuti negli allevamenti avicoli.
Nelle ultime settimane si contano oltre venti focolai tra Verona, Ferrara e Ostia, ma l’incubo dell’aviaria è tornato nuovamente anche in altri Paesi d’Europa.
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Fonte: Giornale di Brescia
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