Negli Stati Uniti insetti come api e farfalle sono seriamente a rischio per colpa della nuova generazione di pesticidi che ha reso l'agricoltura molto più tossica negli ultimi 25 anni. A dirlo un nuovo studio.
Negli Stati Uniti insetti come api e farfalle sono seriamente a rischio per colpa della nuova generazione di pesticidi che ha reso l’agricoltura molto più tossica negli ultimi 25 anni. A dirlo un nuovo studio.
Api, farfalle e altri insetti sono attaccati dalle stesse piante di cui nutrono. La colpa è dei pesticidi che si utilizzano negli Usa, carichi di sostanze chimiche pericolose, molto più di quanto avveniva in passato.
Secondo una nuova ricerca, pubblicata su Plos One, negli ultimi 25 anni il paesaggio agricolo americano è diventato 48 volte più tossico per le api, ma anche per altri insetti, a causa della diffusione di pesticidi neonicotinoidi o neonici.
Non è un caso dunque che la popolazione di insetti preziosi come le api ma anche le farfalle, altri impollinatori e persino gli uccelli (questi infatti si nutrono di insetti), sia in forte calo.
Come ha dichiarato Kendra Klein, scienziata dello staff senior di Friends of the Earth US, autrice dello studio:
“Questa è la seconda primavera silenziosa. I neonici sono come un nuovo DDT, tranne che sono mille volte più tossici per le api rispetto al DDT”
Utilizzando un nuovo strumento che misura la tossicità per le api mellifere, il periodo di tempo in cui un pesticida rimane tossico e la quantità utilizzata in un anno, la Klein e gli altri ricercatori del team hanno scoperto che la nuova generazione di pesticidi ha reso l’agricoltura molto più tossica per gli insetti di quanto non era in passato.
Lo studio, che ha preso le api mellifere come rappresentati per tutti gli altri insetti, ha scoperto che i neonici sono la causa del 92% della maggiore tossicità in agricoltura. Questi pesticidi non sono solo incredibilmente tossici per le api, ma possono emanare tossicità nell’ambiente per oltre 1.000 giorni.
Cosa sono i neonici e perché sono pericolosi
Gli insetticidi neonici, noti anche come neonicotinoidi, sono utilizzati su oltre 140 diverse colture agricole in circa 120 paesi.
Si tratta di insetticidi sistemici, il che significa che le piante li assorbono e la loro tossicità passa a tutti i tessuti: steli, foglie, polline, nettare, linfa.
La loro pericolosità per gli insetti si evidenzia in quanto sono in grado di attaccare il sistema nervoso centrale di questi animali, causando sovrastimolazione delle cellule nervose, paralisi e morte.
Come ci ricorda la dottoressa Klein:
“La buona notizia è che non abbiamo bisogno dei neonici. Abbiamo quattro decenni di ricerca e prove che i metodi di agricoltura agro-ecologica possono far crescere il nostro cibo senza decimare gli impollinatori”.
Bisogna vedere se questo messaggio verrà recepito dagli agricoltori che utilizzano neonici. Queste persone dovrebbero essere ben informate e prendere coscienza dei gravi rischi per l’ecosistema delle loro azioni, scegliendo di cambiare subito strada!
E in Europa?
In Europa dei cinque pesticidi neonici usati dagli agricoltori (clothianidin, imidacloprid, thiamethoxam, thiacloprid e acetamiprid) tre sono vietati. Solo la Francia ha dato il buon esempio e li ha messi tutti al bando.
L’Italia, purtroppo segue la scia del resto dell’Ue, e permette ancora l’utilizzo di due di questi pesticidi, oltre che del glifosato.
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Francesca Biagioli