SOS api: quel bottino avvelenato. Cocktail di pesticidi tossici nel polline europeo

Pesticidi tossici nel polline. Due terzi del polline prelevato dalle api nelle campagne europee risulta contaminato da un cocktail di sostanze tossiche. Si tratta di pesticidi, fungicidi e insetticidi killer il cui impiego è comunemente diffuso in agricoltura. A rivelarlo è il più recente rapporto di Greenpeace: Api, il bottino avvelenato.

Pesticidi tossici nel polline. Due terzi del polline prelevato dalle api nelle campagne europee risulta contaminato da un cocktail di sostanze tossiche. Si tratta di pesticidi, fungicidi e insetticidi killer il cui impiego è comunemente diffuso in agricoltura. A rivelarlo è il più recente rapporto di Greenpeace: Api, il bottino avvelenato.

Si tratta del rapporto più vasto nel suo genere in termini di aree geografiche interessate e di numero di campioni prelevati. Il polline analizzato proviene da 12 Paesi europei, Italia compresa. Tra le sostanze tossiche individuate troviamo insetticidi, acaricidi, fungicidi ed erbicidi prodotti da aziende agrochimiche come Bayer, Basf e Syngenta. Nei 100 campioni di polline prelevati sono state rinvenute 53 diverse sostanze chimiche. L’Efsa, ormai più di un anno fa, aveva confermato la pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi.

In Italia, nel polline raccolto vicino ai vigneti risulta un abbondante presenza di fungicidi. In Spagna troviamo DDE, un prodotto tossico derivante dalla degradazione del DDT. In Germania e Polonia ecco neonicotinoidi e pesticidi killer delle api. Ne consegue che api e insetti impollinatori risultano esposti ad un potente cocktail di sostanze nocive.

Il problema di base si trova nell’agricoltura, che utilizza sostanze pericolose per le api e per l’ambiente senza tenere conto della necessità di proteggere gli insetti impollinatori. È così che le api risultano esposte a veleni micidiali. È dunque giunto il momento di un cambiamento radicale verso un’agricoltura più sostenibile in tutta Europa.

pesticidi polline greenpeace

In segno di protesta, gli attivisti di Greenpeace hanno aperto un’enorme striscione di fronte al quartier generale della Bayer, in Germania, con la scritta “Bayer, smettila di ucciderci”. Greenpeace sottolinea che le industrie agrochimiche sono le maggiori responsabili del declino delle api nell’attuale modello agricolo industriale.

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Consulta qui il rapporto di Greenpeace Api, il bottino avvelenato.

Marta Albè

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