Le “uova di selva” sono realizzate da galline libere di scorrazzare nei boschi, nutrendosi di ingredienti del tutto naturali
![Uovo di selva](https://www.greenme.it/wp-content/uploads/2024/03/Galline.jpg)
@Uovo di selva
L’agricoltore Massimo Rapella ha adottato un approccio unico nell’allevamento di polli, gestendo un allevamento di oltre 2.000 galline in un pezzo di foresta alpina incontaminata a Morbegno, in provincia di Sondrio, in Valtellina.
Contrariamente agli allevamenti tradizionali, in cui i polli sono confinati in strutture simili ad hangar e sottoposti alle peggiori angherie, Rapella ha incoraggiato le sue galline a vagare liberamente nel bosco di castagni alpini di 2 ettari.
L’iniziativa di Rapella è nata quando, insieme a sua moglie, hanno trasformato la loro attività nata come spazio terapeutico a servizio della loro comunità per minori in una produzione avicunicola. Quattro galline venivano lasciate libere di razzolare all’aperto in un’area di 2 ettari di castagneto a 600 m di altitudine.
In poco tempo hanno notato che le galline erano attratte dal bosco vicino e invece di impedire loro di avventurarsi, hanno dato il via libera a questo comportamento. Così oltre 2000 galline trascorrono le giornate nel bosco, nutrendosi di foglie, castagne, vermi e insetti e deponendo uova in nidi naturali.
Le uova sono del tutto naturali
Massimo Rapella ha notato miglioramenti nella salute delle sue galline, con piume più lucide e uova dal sapore più ricco. Ha creato così l’“uovo di selva”, noto per la sua qualità superiore, che vende direttamente a consumatori locali e ristoranti della zona.
Il processo di raccolta delle uova avviene ogni giorno e, nonostante la necessità di trovare nidi possa sembrare impegnativa, Rapella e il suo team hanno imparato a individuare i buoni punti di deposizione, semplificando il processo.
Il risultato sono uova del tutto naturali, così come l’alimentazione delle galline: a base vermi, insetti e formiche, delle castagne che si trovano sul suolo, di frutta, verdura e granaglie biologiche, senza l’aggiunta di supplementi vitaminici.
Le uova vengono consegnate entro 24 ore dalla raccolta direttamente ai clienti o ritirate presso la sua fattoria locale. Se restano invendute, vengono bollite e aggiunte al mangime delle galline, per non sprecare nulla. Rapella evita spedizioni su larga scala per ridurre l’impatto ambientale e mantenere una connessione diretta con i consumatori locali.
Le uova hanno un gusto più delicato ed il tuorlo è più consistente. Sono più piccole perché hanno una minore presenza di album. Inoltre hanno un contenuto leggermente inferiore di grassi e colesterolo, a favore di una quota proteica lievemente maggiore. Un modello, dunque, che si potrebbe replicare per salvaguardare il benessere delle galline.
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Fonte: Uovo di selva
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