Roberta Ragni 300mila. È il pesante bilancio delle galline che hanno perso la vita nelle strutture di un allevamento intensivo del Wisconsin, negli Stati Uniti. Qui alle 19:45 dello scorso Venerdì si è sviluppato un violento incendio. Quasi nessuna è sopravvissuta alle fiamme. Con tutta probabilità erano impossibilitate a fuggire.
300mila. È il pesante bilancio delle galline che hanno perso la vita nelle strutture di un allevamento intensivo del Wisconsin, negli Stati Uniti. Qui alle 19:45 dello scorso Venerdì si è sviluppato un violento incendio. Quasi nessuna è sopravvissuta alle fiamme. Con tutta probabilità erano impossibilitate a fuggire.
Non è chiaro se si trattasse di un allevamento in gabbia o a terra. Quel che è certo è che erano di proprietà della S&R Egg Farm, che si trova a La Grange, nella contea di Walworth. Qui di esemplari ce ne sono in tutto ben 2,4 milioni, che producono oltre 2 milioni di uova al giorno, come riportato sul sito dell’azienda.
“Il risultato è stato una perdita totale di uno dei nostri quattordici capannoni agricoli. Tutti gli altri capannoni rimangono in piena produzione. Non c’è alcun danno agli uffici aziendali o alle strutture in cui le uova vengono lavorate e confezionate per la spedizione ai clienti. La società è felice di segnalare che non ci sono stati feriti“, spiega una nota aziendale.
S&R Egg Farm, ringraziando i Vigili del Fuoco, aggiunge che prevede di ricostruire la struttura senza alcuna interruzione del servizio ai propri clienti. Nessuna ulteriore informazione sarà rilasciata fino alla fine dell’indagine.
Ora, se dal lato della produzione e della “customer satisfaction”, la soddisfazione del cliente, ci si potrebbe sentire rassicurati, viene spontaneo chiedersi chi, e in che modo, si pronuncerà in favore delle migliaia di esseri senzienti rimasti vittime delle fiamme, stipati a migliaia nell’edificio coinvolto.
Cosa avranno provato coloro che per molti sono solo animali da sfruttare? Poco importa quando si tratta di numeri. D’altronde, la perdita per l’azienda rispetto al totale delle galline possedute è stata appena superiore al 10%.
Roberta Ragni
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