Un'inchiesta di Animal Equality mostra le condizioni terribili in cui sono costretti a vivere bufale e bufalini negli allevamenti italiani
Cosa si nasconde dietro la produzione della mozzarella di bufala, una delle eccellenze Made in Italy? Gli allevamenti di bufala in Italia sono al centro della nuova inchiesta di Animal Equality, che ha realizzato un documentario per mostrare cosa accade in queste strutture, in Campania ma anche nelle regioni del Nord.
Gli investigatori dell’organizzazione sono infatti entrati in alcuni allevamenti italiani, dove hanno ripreso le misere condizioni in cui vengono detenute bufale e bufalini: gli animali subiscono maltrattamenti di ogni tipo e vengono detenuti in allevamenti fatiscenti e in condizioni igieniche pessime.
Le bufale sono state riprese coperte di feci e fango, assediate dalle mosche e spesso costrette a vivere accanto alle carcasse di animali lasciati morire di fame e di sete.
La carne dei bufalini non ha infatti mercato e macellare questi animali rappresenta solo un inutile costo per gli allevatori, che quindi strappano i piccoli alle madri e li uccidono in modo crudele, smettendo di nutrirli.
I controlli veterinari all’interno di queste strutture sembra non vengano effettuati. Il veterinario Enrico Moriconi spiega come sempre di più si stia andando verso forme di autocontrollo, ma è evidente che ciò non sia assolutamente sufficiente.
Nel video infatti si vedono bufale con zoccoli cresciuti a dismisura, un grave segno di incuria che causa difficoltà a camminare e zoppia negli animali.
Inoltre, le cure farmacologiche sono somministrate alle bufale dal personale degli allevamenti, senza autorizzazioni e senza nemmeno la supervisione di un veterinario.
Gli allevamenti non vengono controllati nemmeno dalle autorità, come confermano la giornalista Giulia Innocenzi e l’ex parlamentare Paolo Bernini e, quando i controlli avvengono, si tratta di controlli a campione in cui gli allevamenti vengono pre allertati.
In questo modo, spiega l’avvocato Manuela Giacomini, la situazione che viene riscontrata è ben diversa da quella che invece gli animali subiscono realmente ogni giorno e che è documentata dalle incursioni delle associazioni animaliste.
Come spiegato da Alice Trombetta di Animal Equality nel video documentario, ogni anno in Italia vengono allevati quasi mezzo milione di bufale, animali utilizzati per la produzione di latte e mozzarella, costretti a vivere in condizioni terribili.
Condizioni comuni nella maggior parte degli allevamenti intensivi da cui provengono il 90% degli alimenti di origine animale che acquistiamo e che mettiamo sulle nostre tavole ogni giorni.
Servono più controlli negli allevamenti e leggi a tutela degli animali, esseri senzienti che provano sentimenti e dolore.
Anche noi consumatori possiamo fare molto perché le cose cambino: smettere di consumare prodotti che provengono da realtà che comportano la sofferenza degli animali è l’atto più generoso che possiamo fare per ridare loro la dignità che meritano.
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Tatiana Maselli