Avete mai sentito parlare del pesce scorpione? Forse no, dato che si tratta di un animale marino che raramente viene avvistato nei nostri mari. Ora però sembra che questo predatore si stia diffondendo in maniera pericolosa anche in Italia con gravi rischi per la biodiversità ma anche per i bagnanti.
Avete mai sentito parlare del pesce scorpione? Forse no, dato che si tratta di un animale marino che raramente viene avvistato nei nostri mari. Ora però sembra che questo predatore si stia diffondendo in maniera pericolosa anche in Italia, con gravi rischi per la biodiversità ma anche per i bagnanti. E puntuale torna nella nostre acque in questo periodo, come dimostrano alcuni avvistamenti.
Vi avevamo già parlato del pesce scorpione (Pterois miles) che aveva fatto capolino qualche anno fa nei mari della Sicilia. Come mai tanto interesse per un pesce? Si tratta di una specie pericolosa in quanto dotata di spine velenose, lunghe e sottili. Il suo veleno rimane attivo fino a 48 ore dopo la morte dell’animale (rischioso quindi anche pescarlo, tra l’altro la specie sarebbe commestibile).
Come avrete capito, incontrare e toccare un pesce scorpione è molto pericoloso. La puntura è particolarmente dolorosa, può provocare gravi reazioni allergiche e va trattata immediatamente con il calore (va bene dell’acqua molto calda o un asciugacapelli).
Ora sembra che questo pesce, a causa del surriscaldamento globale, si stia diffondendo rapidamente e in maniera incontrollata anche in zone dove non dovrebbe trovarsi affatto, come il Mediterraneo, dove è aumentata la temperatura dell’acqua favorendo la sua proliferazione.
Gli avvistamenti sono avvenuti in aree marine protette a Cipro (il paese più colpito dal problema), Grecia, Rodi, Turchia ma anche in Italia e più precisamente in Sicilia e nel basso Adriatico.
Pericoloso non solo per le persone ma anche per gli altri animali marini, il pesce scorpione conosciuto anche come pesce leone o nella variante pesce leone rosso (Pterois volitans), è infatti molto invasivo e la sua espansione mette a rischio la biodiversità marina. Fuori dal suo habitat naturale (che appunto non è, o meglio non dovrebbe essere, il Mediterraneo) questo pesce non ha predatori naturali ma al contrario è lui stesso un predatore molto aggressivo.
Per questo la Iucn, Unione internazionale per la conservazione della natura, ha lanciato l’allarme su una possibile pericolosa invasione dei nostri mari da parte di questa specie. La sua aumentata presenza è stata scoperta grazie al monitoraggio del piano MedMIS per la lotta contro le specie invasive nelle aree marine protette del Mediterraneo che permette appunto di tenere sotto controllo le specie esotiche che riescono ad arrivare nei nostri mari, alcune delle quali potenzialmente rischiose per l’ecosistema.
Cosa fare se si avvista questo pesce? In caso notiate il pesce scorpione, segnalate subito la sua presenza all’Ispra.
Leggi anche:
- Allarme pesce scorpione nei nostri mari: la sua puntura è letale per l’uomo
- Avvistato pesce scorpione nelle acque della Sicilia, è pericoloso. Ecco cosa fare
- Pesce palla maculato catturato nelle acque della Calabria. Attenzione perché è altamente tossico
Francesca Biagioli