Alla faccia di San Francesco! Agnelli, maiali e galline come premi alla lotteria del convento francescano

Animali come premi in una festa organizzata in un convento nel Salernitano in onore di San Francesco d'Assisi, scoppia la polemica dopo la denuncia degli animalisti, che contestano eventi di questo tipo in cui gli animali sono trattati come oggetti e non con rispetto e da esseri senzienti, insegnamenti per altro del patrono d'Italia

Animali messi in palio come fossero oggetti inanimati nella “Riffa degli agnelli”, evento organizzato da un convento francescano. È quanto accade nel luogo religioso a Padula, in provincia di Salerno dove agnelli, maiali, conigli, galline e polli saranno i premi di una festa paesana nel nome di San Francesco d’Assisi.

A denunciare questa sconcertante iniziativa è l’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali dopo le segnalazioni di alcuni residenti. L’associazione per i diritti degli animali si è rivolta al sindaco e alla diocesi, inoltrando un’istanza per chiedere l’annullamento dell’evento.

Seguendo l’esempio di diverse Regioni, come per esempio la Lombardia, è al vaglio anche della Regione Campania lo studio sulla possibilità d’introdurre un divieto di messa in palio e/o utilizzo, in occasione di feste, sagre, manifestazioni ecc., di animali come premio. Un auspicato intervento legislativo di questo tipo dovrebbe indurre l’Amministrazione comunale, garante per legge della tutela degli animali presenti sul suo territorio, a escludere l’esecuzione di eventi che, con tutto il rispetto, rappresentano un retaggio antico ed obsoleto rispetto all’attuale cultura popolare” si legge nell’istanza.

In altre regioni d’Italia, come ad esempio in Veneto, si è deciso di mettere fine alla crudele pratica di offrire animali vivi nelle fiere e negli eventi. Lo stesso è avvenuto a Bolzano dove è in vigore un simile divieto. Pesciolini rossi, conigli, pulcini e uccellini non potranno essere regalati o vinti nelle sagre, nei mercati, nelle feste e nelle mostre.

L’associazione animalista ha perciò invitato tutti i cittadini a partecipare a un mailbombingesprimendo il proprio sdegno e invitando Comune e francescani ad abolire questa tradizione vergognosa. Paradossale che sia questo il modo di celebrare il patrono d’Italia e santo protettore degli animali, sfruttando ossia altri poveri animali e privandoli del loro status di essere vivente e senziente.

La festa, tra l’altro, prevede nello stesso giorno anche uno spettacolo pirotecnico che spaventerà ancora di più gli animali della lotteria, cani e gatti del paese e non per ultimo bambini e persone fragili. Un motivo in più per mettere al bando questi festeggiamenti. Non è affatto questo l’insegnamento che San Francesco di Assisi ci ha lasciato.

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Fonte: Oipa

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