Potremmo modificare il famoso detto "Una rondine non fa primavera", che sta a significare di non arrivare a conclusioni affrettate soffermandoci solo sulle apparenze o su un caso fortuito, con "Rondine fa primavera": e sì, perché è in questa stagione che le rondini effettuano la loro migrazione per arrivare nel nostro Paese dopo un viaggio di migliaia di chilometri; ed è proprio qui che nidificano.
Solitamente gli adulti tornano sempre ai loro nidi, e nel corso degli anni questi sono via via più spessi per i diversi strati che durante la “ristrutturazione” vengono sovrapposti.
Per la costruzione vengono utilizzati terra, paglia, erba essiccata e un materiale particolare che fa da collante, la loro saliva; cominciano a preparare questo pastone già a terra. I nidi esternamente presentano delle scanalature: sono i punti dove poggiano a degli appigli che fungono da supporto. Per aiutare questi uccelli potremmo mettere delle viti o dei bastoncini su una parete in modo che facciano da appiglio.
Mentre i balestrucci costruiscono il nido sotto i cornicioni in quanto il primo volo dei piccoli avviene “per caduta” e quindi necessitano di una certa altezza (e per lo stesso motivo non nidificano se davanti sono presenti degli alberi), le rondini nidificano vicino all’uomo e in una zona protetta dalla pioggia (come una tettoia) per far sì che i loro nidi di terra non si sciolgano sotto l’acqua.
Ma anche noi possiamo aiutare le rondini durante la loro nidificazione, attraverso la costruzione di nidi artificiali; questo al solo fine non di attirare questi splendidi uccelli, ma per sostituire il nido originale nel caso fosse caduto, si sia rotto o sia stato tolto per effettuare una ristrutturazione edilizia, la quale può essere comunque effettuata solo nel periodo di non nidificazione (quindi da fine settembre a febbraio-marzo). La legge infatti vieta la distruzione/rimozione dei nidi di uccelli, la presa delle uova o la cattura dei pulcini.
Come costruire nidi artificiali
Ma come possiamo noi costruire un nido utile alle rondini? È molto semplice!
È necessaria una tavoletta di legno rettangolare grande circa 20 cm x 15 cm sulla quale vengono effettuati con il trapano dei fori, posti a formare una mezza luna; in questi devono essere inseriti poi dei chiodi, inclinati verso il centro, andando così a creare lo scheletro della struttura necessario per mantenere il materiale di costruzione.
Quest’ultimo può essere preparato utilizzando dell’argilla ed erba essiccata, ma siccome l’argilla è un po’ difficile da trovare posso anche ricorrere a terra e cemento (nella proporzione di 2/3 di terra e 1/3 di cemento; nelle stesse proporzioni posso usare terra e colla vinilica).
Si deve impastare bene il tutto, dopo di che si mette questo materiale sullo scheletro di chiodi precedentemente costruito, sia esternamente che internamente; l’essiccazione avviene naturalmente.
Quindi diamo il nostro benvenuto alle rondini.
Ps: Alcune persone non sono ben felici di vedere costruito un nido sotto la tettoia di casa proprio a causa delle deiezioni prodotte dagli uccelli e sparse a terra: un suggerimento è quello di posizionare al di sotto una tavoletta di legno; quest’ultima inoltre può fungere d’appoggio nel caso in cui i nidi cadano (le rondini alla prima nidificazione sono ancora inesperte).
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