Agnello a testa in giù e terrorizzato prima di essere abbattuto, il terribile post di questa famosa chef indigna e fa riflettere

Un post pubblicato sui social dalla chef Anissa Helou, nota anche per aver partecipato a diversi programmi televisivi, ripone la questione dell’estrema sofferenza inflitta agli animali prima dell’abbattimento

Chef libanese, food writer, giornalista ed esperta delle cucine e del patrimonio culinario di mezzo mondo. Secondo la rivista Arabian Business è una tra le 100 donne arabe più influenti dell’intero globo, eppure Anissa Helou ha decisamente tralasciato il buon gusto e il rispetto per gli animali e per la vita.

In un post Instagram ha pubblicato, infatti, alcuni mesi fa mentre si trovava a Trapani, una foto in cui si vede un agnello appeso a testa in giù per le zampe posteriori, con l’allevatore e sua moglie pronti a ucciderlo per una cosiddetta “festa dell’agnello”.

Era maggio, ma quel post è ancora lì, a celebrare quella che in realtà è una autentica crudeltà, effettuata senza alcun riguardo per il povero animale che a breve sarebbe poi finito in pentola.

https://www.instagram.com/p/CdnBxeDID7d/?hl=it

Quello che manca sicuramente in questa foto è il rispetto per la vita e chiederemo alla Procura di accertare se sia stata violata anche la normativa per l’abbattimento degli animali, fa sapere Alessandra Itro del team legale di LNDC Animal Protection. Come confermato dalla stessa chef in un commento al suo post, l’agnello era stato appeso in quel modo, peraltro vietato, mentre era ancora vivo e dunque cosciente.

Quel che è da ricordare, infatti, è che il Regolamento (CE) n. 1099/2009 relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento prevede che siano risparmiati agli animali dolori, ansia o sofferenze evitabili prescrivendo a tal fine che gli animali siano abbattuti esclusivamente previo stordimento. L’unica deroga concessa è nel caso di macellazione rituale in ambito religioso. Inoltre, per procedere con la macellazione casalinga, è comunque necessario essere muniti di adeguate autorizzazioni.

Verificheremo quindi le circostanze in cui è stata scattata questa macabra foto e provvederemo a sporgere regolare denuncia affinché si faccia luce su questa vicenda.

In effetti, nella foto si vede che quel povero agnello è vivo e con gli occhi spalancanti per il terrore di ciò che gli sta accadendo. Come si può assistere a una scena del genere, fare una foto e pubblicarla orgogliosamente sul proprio profilo social, compiacendosi del dolore e della sofferenza inflitta a un animale indifeso?

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Fonte: LNDC Animal Protection

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