Morto Ferdinand, beluga che ha trascorso quasi mezzo secolo della sua esistenza conoscendo null'altro che la cattività. Da uno zoo della Germania, l'animale marino è arrivato al SeaWorld di San Diego, dove si è esibito per decenni. Ora è finalmente libero dalla sua prigionia
Più di 50 anni, passati per la maggior parte a nuotare avanti e indietro in uno spazio circoscritto. Era così la vita di Ferdinand, un esemplare di beluga nato da animale libero e morto in cattività. A metà dicembre 2023 il cetaceo è deceduto nelle vasche del SeaWorld San Diego.
A riassumere la sua storia sono gli addestratori del parco acquatico statunitense, così come l’associazione animalista PETA sotto un altro punto di vista. Non c’è molto da raccontare, purtroppo.
Catturato in mare aperto nell’anno 1975, Ferdinand è stato venduto allo zoo di Duisberg, in Germania. Nel 2004 è stato trasferito oltre oceano e da allora ha passato quasi mezzo secolo recluso al SeaWorld San Diego a intrattenere i visitatori.
Sappiamo che aveva un carattere gentile, carismatico e che era affezionato al suo team. Si ipotizza che Ferdinand avesse sui 53 anni, era il beluga più anziano di tutta la struttura.
Una “vita piena” la sua, la descrive così il SeaWorld San Diego condividendo fotografie di Ferdiand senza però menzionare il fatto che il beluga fosse stato privato della libertà e forzato a esibirsi davanti a un pubblico di spettatori per la sua intera esistenza.
SeaWorld San Diego is heartbroken to share that Ferdinand, a beloved beluga whale, has died at approximately 53 years of…
Posted by SeaWorld San Diego on Friday, December 15, 2023
Come sia stata realmente la sua vita possiamo, però, solo immaginarlo. Sappiamo da confessioni di ex addestratori che per orche, beluga e delfini la detenzione nei parchi acquatici significa frustrazione, sofferenza acuta, ma anche maltrattamenti inauditi.
La PETA aveva condotto innumerevoli campagne contro SeaWorld e altri parchi chiedendo la fine dello sfruttamento degli animali marini e il loro trasferimento in santuari. Tanti, troppi, di quegli animali non avranno però questo privilegio. Solo la morte li libererà.
Se ne andranno in una lenta agonia, talvolta in isolamento, conoscendo null’altro che un mondo crudele fino alla fine dei loro giorni. Così è morta Kiska, l’orca più sola del mondo, e così è morto il beluga Ferdinand.
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Fonte: SeaWorld San Diego – PETA/Facebook
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